Ai ritratti di Tiziano Vecellio è dedicata la mostra dal titolo I volti e l’anima pensata e sviluppata dalla Fondazione Cosso su progetto di Vittorio Sgarbi, che intende portare sul territorio piemontese capolavori rari dell’arte italiana e internazionale, il più delle volte custoditi in collezioni private e quindi difficilmente visibili al grande pubblico.
In concomitanza con la grande mostra monografica in programma alle Scuderie del Quirinale durante la primavera, la Fondazione Cosso porta quindi Tiziano al Castello di Miradolo dal 17 marzo al 16 giugno. Nella mostra trovano posto 8 straordinarie opere che permetteranno di far luce non solo sulle identità dei personaggi, ma anche sull’autografia di Tiziano, a partire dal bel Ritratto di gentiluomo, sul quale è emersa la firma del pittore a seguito del recente restauro. La mostra prosegue proponendo due ritratti in cui Tiziano pone il protagonista di tre quarti, lasciando spazio sullo sfondo per un elemento tipico dell’arte tizianesca: il paesaggio. Di grande impatto è l’imponente e solenne San Francesco riceve le stimmate, un eccezionale prestito proveniente dalla Pinacoteca Civica di Ascoli Piceno, accanto a tre ritratti di grande coinvolgimento psicologico, tra i quali quello del committente Desiderio Guidoni. Il focus su Tiziano Vecellio si chiude con un Autoritratto di profilo eseguito a gesso nero su carta d’avorio che in Italia è stato esposto una sola volta nel 2007.