Fino al 30 ottobre 2016 al MAXXI di Roma è in programma la prima mostra italiana di Basim Magdy, artista vincitore del premio Deutsche Bank’s “Artist of the Year 2016”, intitolata “The stars were aligned for a century of new beginnings” (Le stelle si sono allineate per un secolo di nuovi inizi).
La mostra comprende oltre 30 lavori tra film, proiezioni fotografie, dipinti e installazioni, realizzati tra il 2006 e il 2016, tutti accomunati, nonostante l’ottimistico messaggio del titolo, da una visione sul costante e mutevole alternarsi di speranze, utopie e sconfitte che caratterizza la vita degli uomini.
Magdy, nato nel 1977 in Egitto, invita i visitatori a intraprendere un viaggio nel futuro, ma è il presente che lo interessa principalmente, combinando un flusso di immagini che riflette quanto siano liquidi i confini tra realtà e finzione.
Tra le opere esposte “The future of Your Head” (2008), una scultura composta da un vetro specchiato su cui le luci natalizie compongono un messaggio che ci suggerisce di lasciarci alle spalle la visione autoreferenziale e antropocentrica del mondo.
Nella trilogia di film prodotti nel 2014 (“The Everyday Ritual of Solitude Hatching Monkeys”, “The Many colors of the Sky Radiate Forget fulness”, “The Dent”) si scorge, in uno scenario post apocalittico, quanto le società siano rovinate, incastrate in assurdi rituali di conservazione del passato o in progetti megalomani.
Molti lavori su carta, caratterizzati da colori psichedelici, che raccontano di gruppi di ricercatori che vagano tra edifici futuristici e stazioni radio come in Miniature Existence (2009), o di persone ben vestite che celebrano il fallimento collettivo di un mondo in cui la civiltà umana sembra giunta alla fine come in “A Recollection of Past Errors Manifested as a Crustacean” (2013).
Al centro della mostra vi è l’imponente lavoro fotografico “An Apology of a Love Story that Crash ed into a Whale”, composto da 64 scatti di grande dimensione mixando testo e immagini.
La caratteristica che accomuna tutte le opere di Magdy è una tragicomica allegria e un’irrealtà grazie all’uso di musiche ipnotiche, colori acidi e il sapore antiquato dei testi creando narrazioni che lasciano aperte mille possibili conclusioni alternative libere da gerarchie e ideologie.
Info
MAXXI - Museo nazionale delle arti del XXI secolo - Roma
Fino al 30 ottobre 2016
Orari: mart., merc., giov., ven., dom., 11:00-19:00; sab. 11:00-22:00; lun. chiuso
www.fondazionemaxxi.it