Nuovo appuntamento con i “Presepi d’autore” al MuSarMo di Mombercelli. Fino al 26 febbraio 2017. Mombercelli (Asti).
Per le festività di fine anno (e oltre), l’antica arte del Presepe torna a riproporsi, anche in cifre stilistiche bizzarre e singolari giocate fra tradizione e contemporaneità, a Mombercelli, nelle suggestive sale del MuSarMo, il Museo Civico d’Arte Moderna, che fino al 1962 furono celle di detenzione (ovviamente concepite in tutt’altraforma e contesto) del carcere mandamentale progettato in loco a inizi Novecento dall’architetto torinese Angelo Santoné. Curata, come sempre, da Anna Virando – conservatrice del Museo – la rassegna “Presepi e altro” assembla, nella sua quarta edizione, un notevole numero di opere ispirate alla Sacra Natività e firmate nel tempo da una ventina di artisti attraverso tecniche e modi narrandi fra i più svariati. A iniziare il percorso espositivo é una preziosa “Adorazione dei Magi”, olio su tavola di Scuola senese del XVII secolo dai percebili influssi caravaggeschi, presenti in molta arte toscana del Seicento fatta di pennellate dense e pastose coniugate con sapienti ed espressive alternanze di luci e ombre. Tutta giocata sull’intensità della luce che s’irradia dalla culla di paglia del Bambino è invece il notevole “Presepe” del ‘59 di Carmen Barucchi Amey (1903-1973), pittrice molto interessante originaria di Castelnuovo d’Asti e allieva di Giacomo Grosso. Fra tradizione e avanguardia si colloca lo scenografico “Presepe” di Eugenio Guglielminetti (fra i maggiori scenografi/costumisti teatrali e televisivi del secondo Novecento italiano), realizzato attraverso materiali di recupero provenienti da lavorazioni industriali e accostati su piani “teatrali” di composita essenzialità. Così come essenziale, con figure filiformi intrecciate in calibrati moti curvilinei di nervosa e immediata grafia, è anche “La cometa”, preziosa incisione del ’55, di Francesco Casorati cui fa eco e contrasto il più complesso e gioioso racconto del “Grande Presepe” di Emanuele Luzzati, magnifico cantore di mondi a prova di fanciullo, dove la magia del segno e del colore stringono insieme, in un candido abbraccio, la sacralità dell’evento e la lievità della fiaba. Di toccante attualità l’idea della ceramista Renza Laura Sciutto che, nella sua terracotta “Una nascita”, fa rivivere la Natività al centro di un barcone carico di migranti. Davvero singolari anche il “Magico volo” di Gabriella Rosso (due grandi ali in vetro e piombo fuso con inserti di murrine dalle magiche trasparenze) e la “Natività tra i filari” del mombercellese Renato Milano, con le statue del Presepe ricavate da radici di viti e altri legnami. “Emozione sospesa”, di titolo e di fatto, è quella che procura l’imponente dittico (olio e oro su tela) presentato dalla cuneese Adelaide Scavino, dove la particolarità della scena è data dal San Giuseppe con in braccio il Bambino, avvolto da un velo che fuoriesce dal quadro; non meno carico di emozioni anche l’iperrealista “Angelo custode”, con le ali dispiegate e il dolce viso di fanciulla, dell’astigiano Massimo Berruti, già campione di pallapugno – che molti ricorderanno nelle epiche sfide con Felice Bertola – e che oggi è invece artista affermato, dotato di una tecnica e di una sensibilità non comuni.
A completare la rassegna (che ospita anche la privata “Collezione di Francobolli di Natale” Vaticano Giubileo A. D. 2000 e i presepi della Scuola Primaria “G. Monticone” e della Media Statale “Zandrino” di Mombercelli) i seguenti artisti: Rosanna Campra, Gian Carlo Ferraris, Bruno Ferrero, Giovanna Gaveglio, Rino Gonella, Alessandra Mighetto, Piero Oldano, Sonja Perlinger, Brenno Pesci, Vera Quaranta, Silvia Secco e Vittorio Zitti.
(Gianni Milani)
“Presepi e altro”
MuSarMo, via Brofferio 21 - vicino caserma carabinieri - Mombercelli (At)
Fino al 26 febbraio 2017
Orari: tutte le domeniche dalle 15 alle 17,30; per visite settimanali e fuori orario, tel. 338/4246055 o 346/4798585
Per info: www.musarmo.comune.mombercelli.at.it - facebook.com/musarmo