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La mostra Universo Depero al Museo Archeologico Regionale di Aosta fino all’11 maggio 2014 è un progetto espositivo dedicato al maestro trentino realizzato dall’Assessorato in collaborazione con il Mart di Rovereto e curato da Alberto Fiz e Nicoletta Boschiero.
Il Museo Archeologico Regionale di Aosta prosegue infatti l’indagine sulle avanguardie storiche del ‘900 (negli anni scorsi sono state realizzate due grandi rassegne dedicate a Paul Klee e Wassily Kandinsky) focalizzando l’attenzione su Fortunato Depero, una delle figure maggiormente significative del secolo scorso che ha saputo proporre una visione dell’arte totale.

I prestiti del Mart sono arricchiti da testimonianze fondamentali provenienti da altre realtà museali, fondazioni, gallerie e musei aziendali come la Campari con cui si è sviluppato un lungo sodalizio durato dal 1925 al 1939. Non manca, poi, un nucleo particolarmente significativo di testimonianze che fanno parte della collezione personale dell’artista Ugo Nespolo che ha sempre considerato Depero un suo fondamentale punto di riferimento.
La mostra affronta l’Universo Depero nelle sue differenti declinazioni: sono esposte oltre 90 opere tra dipinti, arazzi, tarsie, mobili, sculture, bozzetti, progetti, libri (tra cui il celebre Libro bullonato del 1927), disegni e schizzi in un’esposizione che ripercorre l’iter creativo dell’artista dai suoi esordi in ambito simbolista (la mostra si apre con un’opera fondamentale come Il taglialegna del 1912) alla sua adesione al futurismo giungendo sino alle realizzazioni degli anni Quaranta quando appare evidente il recupero della tradizione e dell’arte popolare.
In una rassegna così concepita, non mancano le riflessioni sul teatro e la danza (appaiono di particolare significato i progetti per I Balli Plastici provenienti dal Mart), sulle tappe che hanno condotto nel 1919 alla nascita di Casa Depero, sull’esperienza americana (qui nascono i progetti per Vanity Fair e Vogue), così come sullo stretto legame con il mondo pubblicitario che per Depero ha lo stesso valore della ricerca artistica indipendente, tanto che nel 1926 espone alla Biennale di Venezia una sua pubblicità per Campari, Squisito al selz.
La rassegna è divisa in sette sezioni che delineano le fasi salienti della sua esperienza artistica: 1) Esordi e Futurismo; 2) Clavel e il Teatro; 3) La Casa del Mago; 4) Pubblicità; 5) Stile d’acciaio; 6) Scacchiere; 7) Rivisitazioni. Nell’ambito dell’allestimento verrà realizzato un tappeto-installazione con 3 mila bottigliette di Campari Soda, la storica monodose disegnata da Depero nel 1932. Sarà proiettato, tra l’altro, Esplosioni di un artista il video che il regista Luciano Emmer ha voluto dedicare a Depero nel 2008, un anno prima della sua scomparsa.
Come emerge con chiarezza, l’artista trentino si è imposto per la ricerca di una nuova estetica in grado di sensibilizzare ogni aspetto dell’esistenza. Non solo pittore e scultore di talento, ma anche scenografo, costumista, pubblicitario, designer e maestro nelle arti applicate. Universo Depero, insomma, affronta l’opera di un artista che ha saputo rinnovare il rapporto arte-vita senza mai rinunciare alle implicazioni ludiche e ironiche.


Per informazioni:
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