Impiegando diversi media, il lavoro di Etienne De France (Parigi, 1984, vive a Reykjavik) si concentra su soggetti come la scienza, la natura e l’architettura utopica attraverso l’espediente narrativo. Tales Of A Sea Cow, a cura della critica francese Annick Bureaud, è infatti il progetto, a metà tra scienza, realtà e fiction, sulla recente scoperta in Groenlandia di una specie estinta di mammifero marino: la Rhytine de Steller.
L’esposizione diventa una metafora, a metà tra realtà e finzione, grazie alla quale l’artista riesce a mantenere una giusta distanza emotiva dal suo oggetto di indagine, una zona franca pienamente poetica, dove il dubbio ha diritto d’asilo e il pensiero critico può svilupparsi in piena libertà. Attraverso metodi di registrazione sottomarina con strumenti come l’idrofono e la decodificazione in immagini e parole, per estensione è possibile osservare molti dei comportamenti umani come interpretazione della natura in cui proiettare i nostri immaginari evolutivi, e in cui è prefigurabile, in un futuro non troppo lontano, una trasformazione dell’essere umano in animale. La restituzione del progetto Tales Of a Sea Cow assume la forma di un classico documentario scientifico e di un’installazione multimediale che include idrofoni, plastici e reperti fossili ricostruiti, cartografie, articoli e disegni, per raccontare e commentare il percorso di ricerca e il significato della decodifica del canto del mammifero marino. Tales Of a Sea Cow non è solo un “romanzo” in forma di mostra su una scoperta scientifica, ma anche un racconto sull’antropomorfismo, cioè su come l’uomo comprende, interpreta, trasforma e adatta – piegandola ai propri bisogni – la natura. È una narrazione metafora del complesso rapporto uomo-natura, un commento e una critica alle influenze e agli effetti dei media e delle telecomunicazioni sul mondo animale e umano.
PAV - Parco Arte Vivente - Torino
Tales Of a Sea Cow (scarica il comunicato stampa)
29 marzo - 24 giugno 2012