L'esposizione presenterà quindici opere di piccolo e medio formato tutte incentrate sul tema della natura morta. Fiori e frutti che scandiscono le stagioni: rose, gigli, garofani, dalie, orchidee, mele, pere, susine sono tutti oggetti che nella loro semplicità diventano simboli di esperienze vissute e di ricordi.
Gli elementi della composizione si stagliano isolati su fondi saturi di colore in cui sono distinguibili solo due piani; galleggiano nella loro voluta elementarità creando riconoscibili suggestioni e vibrazioni. Sfumature violette, campiture rosa pallido, tinte gialle ed arancioni solari creano l?ambientazione delle nature morte che divengono così oggetti astratti in uno spazio fuori dal tempo.
Salvo sceglie una pittura che è esplicitamente l'elogio del senso comune. E' un artista che le convenzioni definirebbero figurativo, eppure nei suoi dipinti c'è una completa rinuncia al soggetto, e nulla rimanda al quadro figurativo classico. La sua pittura si pone invece come ordine; ordine formato da una serie di regole interne e da precise coordinate spazio temporali, dove proprio la divisione dello spazio è sottolineata da elementi che realizzano una partitura sia orizzontale che verticale.
Il tema della natura morta accompagna da sempre l'opera di Salvo. Dal periodo concettuale dei primi anni '70 con Autoritratto con natura morta del 1973, alla pittura di Natura morta con paletta del 1978, passando dai fiori degli anni '80, arriviamo alle opere esposte in mostra.