La mostra “Di corpi di nature e di altre identità” vede la partecipazione di scultori e pittori che operano da anni in ambito piemontese e non soltanto, con tecniche e materiali e soggetti tra i più differenti. Esempi di classicismo e di modernità, di soluzioni consolidate e di sperimentazioni. Con questa mostra Palazzo Lomellini e Aretecontemporanea propongono immagini di un’arte rivolta ad un pubblico vasto, e desideroso sempre più di nuovi e più stimolanti confronti.
Nel corso della storia, la raffigurazione artistica del corpo umano ha sempre suscitato un interesse notevole, suggerendo particolari informazioni sulle civiltà di epoche e luoghi differenti.
In momenti in cui più forte è stata l’esigenza di raccontare fedelmente la quotidianità, gli artisti hanno rappresentato il corpo umano in modo concreto, eliminando eventuali abbellimenti a favore di una maggior attenzione per le curve e le proporzioni effettive. In altri periodi, a partire dallo studio del corpo reale, si è poi tentato di riprodurlo perfezionato, con forme diverse da quelle esistenti.
Attraverso la deformazione dei corpi alterati nelle loro proporzioni la rappresentazione della realtà si è fatta più soggettiva, interessata prima di ogni cosa ai sentimenti e alle espressioni degli individui raffigurati. Dimenticati i canoni della bellezza classica, le deformazioni del corpo servono a rappresentare le emozioni che ne attraversano lo spirito, sconvolgendolo. Dall’osservazione delle figure umane si può comprendere la percezione che in ogni epoca l’uomo ha avuto di se stesso, in rapporto alla propria interiorità, ma anche in relazione all’universo che lo circonda.
Una relazione che si è fatta nel tempo sempre più complessa, confusa fra estetica, tecnologia, chirurgia, nuovi mezzi di comunicazione, esigenza di spiritualità, indagine scientifica e scetticismo.
L’equilibrio fra uomo e natura, ormai inesorabilmente compromesso, vede l’essere umano del Terzo Millennio, ai margini del sistema che lo ha generato, spettatore di una natura che inconsapevolmente, tuttavia, ancora gli appartiene.
La mostra “Di corpi di nature e di altre identità”, lontana da ambiziosi resoconti sulle infinite possibilità di decifrare oggi il misterioso legame fra anima–corpo e realtà, raccoglie le voci di otto artisti contemporanei. Ognuno di essi, con il personale, interessante contributo – che per qualcuno supera l’interesse verso la forma umana per affrontare tematiche diverse, tra oggetti e colori -, ci accompagna nella propria percezione individuale di essere umano in relazione con il mondo, presentandola in un luogo di culto dell’arte contemporanea, cha a Carmagnola si chiama Palazzo Lomellini.
Dal 29 agosto al 12 ottobre 2014
Piazza Sant'Agostino - Carmagnola (TO)