Sin dal Medioevo Torino è stata sede di una profonda e diffusa fede religiosa, ne è testimonianza la costruzione di preziose chiese e basiliche, oggi molte di esse attrazione per i turisti e non solo.
Gran parte di esse con l’epoca Barocca sono state trasformate in veri e propri gioielli architettonici. L’itinerario offre un percorso in grado di intrecciare fede, storia e arte non solo nella città di Torino, ma anche nelle province piemontesi, tra chiese in splendido stile gotico come la Chiesa di San Domenico (in via San Domenico, 0) o la geniale opera di Guarino Guarini la Chiesa di San Lorenzo (via Palazzo di Città, 4) senza scordare i tanti musei di arte religiosa sparsi sul territorio.
Tappa principale è il Museo della Sindone, allestito nel piano terra dell’edificio di via S. Domenico, 28 e nella cripta della Chiesa del SS. Sudario di Torino, dove è possibile ripercorre la storia della Sacra Sindone, degli esami in laboratorio, foto di grandi fotografi come Secondo Pia scattata nel 1898, video installazioni in cinque lingue diverse e un percorso speciale per i non vedenti. Gioiello del museo è la cinquecentesca teca in argento e pietre dure che ha conservato la sindone a partire dalla fine del ‘500 fino all’11 aprile 1997, il giorno dell’incendio della cappella del Guarini nel Duomo di Torino. Adiacente al Museo della Sindone in Piazza San Giovanni, 4 è possibile visitare il Museo Diocesano di Torino che costituisce uno dei nodi del percorso del Polo Reale, nucleo museale e culturale della città. Visitare il Museo Diocesano significa ripercorrere la storia della Chiesa, della Città di Torino e del territorio attraverso le testimonianze archeologiche, architettoniche, artistiche e liturgiche presentate in modo organico e sistematico. Il percorso espositivo è organizzato in aree tematiche che illustrano i momenti principali del cristianesimo racchiudendo un raro patrimonio che permettono al visitatore un viaggio attraverso la storia dell’arte non solo con opere pittoriche e scultoree, ma anche attraverso manufatti celle cosiddette arti minori, tra cui preziosi argenti e rari tessuti. Recentemente restaurato, il campanile è inserito all’interno del percorso di visita del Museo Diocesano e grazie alla galleria ipogea che collega la Torre della chiesa inferiore del Duomo è possibile accedere e raggiungere la cella campanaria a oltre 43 metri di altezza, ammirando un panorama d’eccezione.
Non molto lontano dal Polo Reale, percorrendo la famosa via Garibaldi in direzione Piazza Statuto si può far visita al Museo Francesco Faa’ di Bruno in via San Donato, 31. Aperto dal 1980, il museo è articolato in nove sale nelle quali vengono raccontate la vita e le opere del Beato, nonché il set completo per lo sviluppo delle lastre d’argento del dagherrotipo (antesignano della macchina fotografica).
Lasciando la Città di Torino, ricca di reperti storico-religiosi è Susa. La diocesi di Susa nacque nel 1772 con (eb) la bolla Quod nobis, emanata da papa Clemente XIV. Oggi il Museo Diocesano di arte sacra – Susa in via Mazzini, 1, ospita gli oggetti d’arte più preziosi e significativi appartenenti al Tesoro della Cattedrale di San Giusto e al Tesoro della Chiesa della Madonna del Ponte. All’interno delle collezioni si possono ammirare, alcune opere di valore internazionale tra le quali il Trittico del Rocciamelone (1358), la Madonna del Ponte (XII secolo), la croce processionale di Johannes Bos (1360 circa). Altre interessanti collezioni nel territorio della Val di Susa si possono ammirare con la visita al Museo di Arte Religiosa Alpina di Melezet a Bardonecchia. Il Museo ospita opere di argenteria, statuaria lignea, dipinti e paramenti; il Museo di Arte Religiosa Alpina di Giaglione (frazione Sant’Andrea, 1), una vasta collezione di statue lignee dal XV al XX secolo, tra cui spiccano opere create nel XVII secolo da prestigiose scuole di scultura dalla vicina Maurienne, da artisti del calibro di Clappier Bessan o Claude Simon di Bramans. Quindi si può proseguire con il Museo di Arte Religiosa Alpina di Novalesa (via Maestra, 19), ospitato nei locali della cappella della Confraternita del SS. Sacramento, adiacenti alla seicentesca parrocchiale di Santo Stefano, collocata nel cuore del paese. Il museo raccoglie le opere d'arte sacra di maggior pregio provenienti da questa conca alpina, da sempre importante tappa nei collegamenti tra il nord e il sud d'Europa, come la Cappella di San Lorenzo a San Giorgio di Susa (Piazza Cinque Martiri). Detta cappella del Conte, fu fatta edificare nel 1328 da Lorenzetto Bertrandi, signore del luogo, al suo interno sono ben conservati gli affreschi che raffigurano scene di vita del Cristo, le vicende della vita di San Lorenzo, la raffigurazione della leggenda dei tre vivi e dei tre morti, Sant'Orsola e le Undicimila Vergini, la cacciata di Adamo ed Eva dall'Eden.
A 40 Km da Torino è possibile visitare il monumento simbolo del Piemonte, la Sacra di San Michele (via alla Sacra, 14 S. Ambrogio). Un’antichissima abbazia costruita tra il 983 e il 987 sulla cima del monte Pirchiriano. All’interno della chiesa principale della Sacra, sono sepolti membri della famiglia reale dei Savoia, un insieme di arte, storia, cultura e bellezza paesaggistica, avvolti in un panorama mozzafiato. Una volta raggiunti all’interno dell’abbazia, la Sacra mostra i suoi elementi più suggestivi come la statua di San Michele Arcangelo creata dallo scultore altoatesino Paul de Doss-Moroder, lo Scalone dei Morti con il Portale dello Zodiaco e la leggendaria Torre della Bell’Alda. Si può ammirare anche il Museo del quotidiano della Sacra di San Michele è un locale posto al piano d’ingresso del Monastero vecchio, utilizzato in passato come legnaia e poi come ripostiglio. Oggi è la sede di un piccolo museo che accoglie oggetti d’epoca e strumenti di lavoro quotidiano dimenticati e caduti in disuso, ora raccolti e utilizzati per ricreare degli ambienti di lavoro quali un laboratorio di falegnameria e l’officina di un fabbro.
Fonte: www.sindone.it, www.museodiocesanotorino.it; www.faadibruno.net; www.comune.torino.it; www.vallesusa-tesori.it; www.centroculturalediocesano.it; www.sacradisanmichele.com