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Ion Grigorescu fa parte della generazione di artisti concettuali romeni cresciuta in clandestinità durante gli anni bui del regime di Ceauşescu. Gli artisti come Grigorescu che non si piegavano alle esigenze celebrative del potere facevano della immaterialità dell’arte l’aspetto principale del loro lavoro.

Del resto solo il pensiero, con la sua inafferrabilità, poteva davvero sfuggire alla dittatura, aspirare ad essere un’espressione libera nonostante le condizioni politiche. Grigorescu compì performances, scrisse diari e registrò il suo flusso di coscienza in film 16mm girati di nascosto dalle autorità. Balta Alba, del 1979, è un 16mm girato per le strade di Bucarest. Le prime immagini insistono sulla foresta di palazzoni popolari sovietici che sembrano chiudere la visione verso ogni direzione. Grigorescu fa ruotare l’obiettivo della sua cinepresa sulla superficie delle facciate scarne e geometriche come prigioni, usa lo zoom quasi a cercare la presenza umana dove non sembra poterla trovare e infine inclina l’inquadratura portando all’apice la sensazione di vertigine e di claustrofobia che questa architettura aliena porta inscritta nel suo stile. E alieno rispetto ad essa è l’artista stesso che la ritrae come fosse lo strano paesaggio di un pianeta sconosciuto. Tutto però sembra ricomporsi quando dai giganti di calcestruzzo il suo obiettivo si sposta sui bambini che giocano e sulla gente al mercato. Lì c’è un nucleo di verità individuale, di irresistibile umanità di cui si nutre la resistenza intima dell’artista contro ogni senso di parata, di ordine e di autorità.

Ion Grigorescu Balta Alba

Inizio: 12 luglio 2013

Fine: 14 settembre 2013

Videoteca GAM

Via Magenta, 31 -10128 - Torino

Dal martedì al sabato 10-18.

Aperto la prima domenica del mese

Tel. 011 4429597

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Fonte: www.gamtorino.it