"Noi canteremo...le locomotive dall’ampio petto che scalpitano sulle / rotaie come enormi cavalli d’acciaio imbrigliati di tubi" scriveva Marinetti nel Manifesto di fondazione del Futurismo pubblicato il 23 febbraio 1909 su Le Figaro.
Così la Futurism & Co Art Gallery di Roma rende omaggio ancora una volta a questo intramontabile e rivoluzionario movimento, allestendo una mostra dal titolo «Railways in Art» nella quale si possono ammirare le opere di grandi maestri futuristi che celebrano questi “cavalli d’acciaio”, simboli della potenza della tecnica sprigionante velocità sbalorditive per l’epoca.
«Il Futurismo ha rappresentato uno dei movimenti artistici più rivoluzionari della storia, proponendo instancabile una visione innovativa e dinamica del mondo quale tuonante invito ed esempio di rottura epistemologica, in cui le vecchie forme e concezioni sono state superate a gran velocità da sempre nuovi modi di vedere e di rappresentare la realtà.», scrive nella presentazione Alice Zucca, che ricorda come «il treno occupa una posizione centrale nei dipinti e nelle xilografie degli “Stati d’animo” di Boccioni del 1911, facendosi partenza ed addio, stato d’animo, ma il treno è anche il movimento simultaneo di un oggetto nello spazio come in “Dinamismo di un treno in corsa” di Russolo, realizzato nello stesso anno, in questo caso un treno notturno, suggerito attraverso una scomposizione dell’immagine. Baldessari (1916), Corona (1919) e Pippo Rizzo (1929) sono presenti in mostra ognuno dei quali con una resa dinamica del treno specifica e unica. Baldessari, ad esempio, usa le linee-forza boccioniane per suggerire il movimento del treno, mentre Corona fissa la forma del treno più volte, sovrapponendo e suggerendo la scansione del movimento. Infine, Pippo Rizzo aggiunge la fila dei vagoni in una lunga curva per enfatizzare la velocità. Depero si concentra sul significato “futuristico” del treno come simbolo forte della modernità mostrandoci come il treno sia il paradigma della città futura e moderna e sorprende anche con il disegno plastico del “Treno partorito dal sole”. Giulio D’Anna, utilizza il treno per attraversare la Sicilia e offrirci visioni di sogno fatte di luce e colori mediterranei. Singolare è la visione di Carlo Carrà che nel disegno del 1913, non figura il treno ma lo suggerisce attraverso una “sintesi di paesaggio di velocità da un treno».
Oltre agli artisti qui citati si possono ammirare opere di Conti, Ciacelli, Erba e Sironi, e ancora «il complesso e quasi futur-surreale “Collage di paesaggio urbano” di Vinicio Paladini, in cui, tra Futurismo e Costruttivismo, il treno dialoga a distanza con un’automobile in un paesaggio spoglio ma floreale».
Nella foto in alto: Giulio D'Anna, TRENO IN VELOCITÀ + STAZIONE + PAESAGGIO, 1935-36, olio su tavola, 58 × 105 cm
Nella foto qui sotto: Luigi Russolo DINAMISMO DI UN TRENO IN CORSA NELLA NOTTE, 1911, olio su cartoncino incollato su tela, 56 × 48 cm
Dal 15 aprile al 30 settembre 2023
ORARI:
Lunedì: 14.00 - 19.30
Martedì - Sabato: 11.30 - 19.30
Domenica e festivi solo per appuntamento
Futurism&Co Art Gallery Roma
Via Mario de’ Fiori, 68 - Roma, Italia
+39 06 6797382 - Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.