A Roma, fino all’8 Maggio 2016 presso lo spazio espositivo dell’Ara Pacis è ospitata la personale di Toulouse – Lautrec, il pittore bohèmien della Parigi di fine Ottocento.
Con una ricca raccolta di 170 opere, la mostra ripercorre la vita di uno dei più “chiacchierati” artisti di fine Ottocento. Nato ad Albi nel 1864 si trasferisce a Parigi dove frequenta le avanguardie artistiche e intellettuali del tempo. Tra gli altri conobbe Oscar Wilde, Félix Vallotton, Pierre Bonnard, Vincent van Gogh, e la cantante Yvette Guilbert.
Durante la sua carriera Toulouse – Lautrec produsse un gran numero di dipinti, disegni, acqueforti, litografie e manifesti, oltre a illustrazioni e caricature per diversi giornali contemporanei, vere e proprie rarità in mostra all’Ara Pacis, alcune di queste anche con dedica.
Il suo stile estremamente personale raccoglie e mescola elementi della poetica di molti artisti suoi coevi come Edgar Degas e Paul Gauguin.
Fu sensibile anche alle influenze dell’arte giapponese, che cominciava a essere conosciuta in quegli anni, da cui mutuò l’uso di una linea tagliente, la composizione asimmetrica e grandi campiture di colore uniforme. Le sue opere ispirarono artisti del calibro di Vincent Van Gogh, Georges Seurat, e Georges Rouault e lasciarono un’impronta duratura sulle arti grafiche.
In occasione della mostra romana, tra le opere provenienti dal Museo di Belle Arti di Budapest, sono apprezzabili alcuni schizzi di grande forza e originalità. Spiccano per bellezza e originalità le otto affiches di grande formato e le due cover degli album della cantante francese Yvette Guilbert con 10 litografie.
L’allestimento propone al grande pubblico anche i soggetti privilegiati della sua produzione artistica, dovuta alle frequentazioni dei cabaret di Montmartre, di teatri, circhi e case chiuse, ricreandone l’atmosfera attraverso alcuni schizzi in mostra, come: la Goulue che arriva al Moulin Rouge (1892), Jane Avril arriva al Moulin Rouge (1892) e Au salon de la rue des Moulins (1894).
Info
Museo dell’Ara Pacis – Roma
Fino al’8 Maggio 2016
www.arapacis.it