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Mondi composti d’immagini evocative e disorientanti che regalano differenti riflessioni è il filo conduttore della mostra “Ecstasy As Sublime, Heart As Vector” di Shahzia Sikander, l’artista pakistano-americana che dopo aver incantato New York, approda per la prima volta in un museo italiano.

L’esposizione, in programma fino al 23 ottobre 2016 al MAXXI di Roma, propone più di 30 lavori che oltre a ripercorrere la vita artistica di Shahzia Sikander mettono in risalto l’immaginazione e la creatività dell’esplorazione culturale intrapresa da Shahzia Sikander su ciò che è successo nella sua patria in passato, ma soprattutto, per ciò che succederà in futuro nel mondo.
L’artista usa il disegno e l’acquerello per ispezionare la tradizione indo persiana e la fa diventare, grazie all’istallazione video e all’animazione digitale, una forma di “resistenza e innovazione”.
Nelle opere esposte, l’intreccio di riferimenti storici, letterari e politici, porta Shahzia Sikander ad affrontare da vicino temi universali come: i cambiamenti geopolitici, la migrazione, la nascita delle nazioni, la religione, l’identità degli individui, la condizione pre e post coloniale e le restrizioni culturali.
Apre il percorso espositivo la video istallazione Parallax (2013) un’animazione lunga 20 metri realizzata per la Biennale di Sharjah (Emirati Arabi Uniti) e riadattata per gli spazi curvilinei del MAXXI. I disegni proposti, fatti a mano in animazioni digitali, sono una miscela di disegno “organico” e “artificiale”. Vicino a questa grande opera poi, ci sono diverse animazioni video, numerosi disegni e stampe tra cui Portrait of the artist, l’opera composta da quattro disegni e un testo scritto dallo scrittore drammaturgo Ayad Akhtar, Premio Pulitzer 2013.

Info
MAXXI – Roma;
Fino al 23 Ottobre 2016;
www.fondazionemaxxi.it;