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Ha aperto al pubblico nel Giardino Botanico Medievale di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica a Torino il progetto espositivo Sergio Unia. In Ascolto, promosso da Fondazione CRC in collaborazione con Fondazione Torino Musei.

L’esposizione presenta il lavoro artistico dello scultore monregalese Sergio Unia (Roccaforte Mondovì, 10 marzo 1943) grazie a una selezione di opere che trovano nel giardino del Castello degli Acaja una specifica risonanza, legata ai resti antichi, alla natura, al mutare del tempo e al paesaggio.

Le tredici sculture in bronzo di Unia toccano alcuni dei temi universali sviluppati dall’artista - quali il rapporto con la natura, l’antico, l’infanzia e i giochi dell’adolescenza - facendo emergere la sua poetica figurativa, nutrita di classicità eppure fortemente contemporanea.

Fra i temi principali, quello del rapporto con l’antico, si svela nelle opere Reperto torso virile, La musa (reperto n. 2) e Attesa ed emerge con particolare forza in relazione ai frammenti di pilastri e vasi lapidei della balaustrata juvarriana del palazzo, che giacciono quali rovine nell’area a sud del castello.

Sono però i soggetti dell’infanzia, dell’adolescenza e della giovinezza a costituire il nucleo centrale della mostra: Maia con l’aquilone, Bimba sui pattini, Giochi, la cavallina, Adolescente con flauto (Rossana), Nudo dormiente e Danzatrice (Elena) trasmettono all’osservatore il senso di una ricerca artistica che plasma la materia in forme depurate, tese verso una perfezione astratta da qualsiasi coordinata temporale. Il bronzo, nelle figure di Unia, materializza corpi all’apparenza senza peso, disegnati dal movimento di un’azione. Le posture classiche, da atelier di Accademia, vengono declinate in una realtà intima e concreta, in rapporto diretto con l’ambiente che le circonda, soggette al variare quotidiano della luce e dei colori.

La donazione alla Fondazione CRC ( Cassa di Risparmio di Cuneo ) di diverse opere tra disegni e sculture di Sergio Unia risale al 2019. Nel corso del 2024, in parallelo all’iniziativa espositiva promossa insieme a Fondazione Torino Musei, la Fondazione CRC ha lavorato al riordino, alla catalogazione e alla digitalizzazione di più di 600 disegni donati da Sergio Unia, nell’ottica di valorizzare questo patrimonio e renderlo presto accessibile a tutti.

Sergio Unia si avvicina all’arte confrontandosi in modo diretto con l’ambiente delle vallate cuneesi, disegnando e dipingendo en plein-air i paesaggi e i visi segnati dei montanari. A Torino, dove la famiglia si trasferisce nel 1952, frequenta gli ambienti artistici cittadini e nel 1970 frequenta i corsi liberi di nudo di Filippo Scroppo all’Accademia Albertina. Dall’anno successivo inizia a esporre le sue opere grafiche e pittoriche. Solo allora scopre la vocazione per la scultura plastica, che diventa la sua forma preferita di espressione artistica. Nel 2006 la Galleria d’Arte Moderna di Roma organizza una mostra personale di Sergio Unia al Museo Manzù di Ardea, suggellandone il riconoscimento.

Nel 2011 è tra gli artisti invitati al Padiglione Italia della Biennale di Venezia. Nel 2013 è nominato accademico ad honorem della Pontificia Insigne Accademia di Belle Arti e Lettere dei Virtuosi al Pantheon. Numerosi musei italiani annoverano nelle proprie collezioni opere di Sergio Unia, ma particolarmente stretto è rimasto il suo rapporto con il Piemonte. Nel monregalese, a Mondovì e a Roccaforte Mondovì, le fontane con i suoi gruppi statuari costituiscono fulcro del paesaggio urban

Ingresso gratuito per i residenti della Provincia di Cuneo che esibiranno un documento d'identità

23 ottobre – 9 dicembre 2024

Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica

Giardino Botanico Medievale

Piazza Castello – Torino