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Alla Galleria nazionale d’arte moderna e contemporanea (GNAM) di Roma fino al 3 aprile 2016 sono in mostra le opere di Pablo Echaurren racchiuse nell’esposizione “Contropittura”.

Pittore ad appena 18 anni, ottiene un precoce riconoscimento da Arturo Schwarz, “patron” del Dada Surrealismo, ma nel 1977 decide di abbandonare la professione per immergersi nel clima sociale complesso e teso del periodo. Nell´idea del superamento dell´arte a favore della creatività della vita, Echaurren trova linfa per le sue pagine ironiche e satiriche e per le sue future elaborazioni pittoriche. L´esposizione parte dal periodo della sospensione dell´attività propriamente artistica; non si tratta quindi di una antologica, ma di una mostra tematica che intende mettere in luce l´aspetto più importante dell´arte di Echaurren e il suo avanguardistico contributo al pensiero contemporaneo.
Il percorso espositivo, che presenta oltre 200 opere dell´artista - tele, disegni, collage - dagli anni settanta (periodo del progetto di collettivizzazione dell’avanguardia storica) ad oggi ed un´ampia sezione di documentazione, comincia con i lavori d´esordio, i “quadratini” (acquerelli e smalti su carta di piccole dimensioni in cui l’immagine risulta inscritta in minuscoli riquadri dentellati come francobolli non ancora staccati, dove molte visioni quotidiane e private, preistoriche, interplanetarie, d’attualità politica o erotiche vengono colte come un modo per ricreare la simultaneità e la multiforme complessità del reale), che riflettono i miti generazionali (la politica, la musica) e le inclinazioni personali (per le scienze naturali, il collezionismo).
Completano la panoramica un pastello di Cy Twombly del 1971, dedicato a Echaurren, e la recente scultura U/siamo tutti Duchamp, che riproduce il celebre orinatoio duchampiano a grandezza naturale, su cui però l’artista ha impresso il suo marchio, una decorazione grottesca detta “a berettino”, che egli stesso ha elaborato sin dagli anni novanta, rinnovando l’antico canone della ceramica faentina.
La mostra illustra anche le più recenti «pitture da muro», che creano un nuovo alfabeto simbolico, una serie di quadri sul sistema dell’arte che rivelano la dimensione critica del lavoro dell’artista e i lavori di dimensioni minori, come le “Decomposizioni floreali”.

Info
Galleria Nazionale d’Arte Moderna - Roma
Dal 20 novembre 2015 al 3 aprile 2016
www.gnam.beniculturali.it