Monumenti al rifiuto: una riflessione sul consumismo.
Uno dei più assillanti e preoccupanti problemi del secolo è quello della gestione dei rifiuti che aumentano esponenzialmente tanto quanto sono aumentati i nostri consumi. La vita media dei prodotti che quotidianamente usiamo è sensibilmente diminuita e il nostro continuo acquistare contribuisce a trasformare il nostro pianeta in un immensa discarica globale.
Le opere di Nazareno Biondo, giovane artista torinese, ci invitano a riflettere su questi temi; tappi, lattine, pacchetti di sigarette accartocciati o cellulari con circuiti a vista e angoli sbeccati sono alcuni degli oggetti riprodotti, tutti rigorosamente in marmo e in formato extralarge. Oggetti banali e quotidiani sono tramutati, attraverso l’uso del marmo, in reperti archeologici, prolungati in eterno a rappresentare vividamente le conseguenze del consumismo sfrenato ed a illustrare il degrado dell’accumulo delle sostanze non decomponibili che generano un enorme e irreversibile inquinamento.
Le sue opere, più volte apprezzate dalle giurie di concorsi e dalla presenza a svariate esposizioni, si presentano così come veri e propri monumenti al rifiuto, che rappresentanola trasformazione da inutile detrito a sempiterno monito sul concetto di durata quasi eterna dei materiali non biodegradabili che popolano la nostra quotidianità ricordandoci i devastanti effetti della moltitudine di rifiuti prodotti invitandoci a una rivisitazione delle nostre abitudini consumistiche.
Info
Dal 25 giugno al 25 luglio 2015
FranzPaludetto - Via Stampatori 9; Torino
www.franzpaludetto.com