A rendere omaggio all’idea dei videogiochi come forma di espressione narrativa, e quindi artistica, è una delle più importanti istituzioni museali del pianeta. Svago e passatempo, ma anche esperienza che attraversa i confini della cultura e dell’arte.
Da Pacman e Space Invaders ai moderni giochi di ruolo e alle simulazioni con Play Station, X-box e Nintendo, videogiochi come medium artistici. Capaci di raccontare storie miscelando tecniche e realizzando un insiem di cinematografia, performance e animazione, ed al contempo di influenzare la società e di catturare specificità della cultura popolare tra le proprie trame. Il percorso espostivo visitabile sino al 30 settembre 2012, al terzo piano dell’American Art Museum, è concepito come l’illustrazione dell’evoluzione degli effetti visivi e dell’estetica dal 1970 ad oggi nei video games. L’allestimento comprende ottanta giochi, selezionati con l'aiuto del pubblico, presentati attraverso immagini fisse e filmati, oltre a video-interviste con gli sviluppatori dei giochi stessi e a una ventina di artisti, stampe di screenshot e console storiche. Ricchissimo è suggestivo anche il catalogo della mostra, “The Art of Video Games”, una pregevole pubblicazione di 260 pp. Curata da Chris Melissinos, a testimonianza dell’incredibile sviluppo dell’industria dei videogiochi negli ultimi 40 anni.
Info
Smithsonian Institute – Washington D.C. (U.S.A.)
Dal 16 marzo al 30 settembre 2012
Orario: tutti i giorni 11:30 – 19:00
http://americanart.si.edu