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La Veneranda  Biblioteca Ambrosiana, dal 19 dicembre 2024 al 17 giugno 2025 presenta la mostra "Giubileo 2025 - XVII Centenario del Concilio di Nicea" a cura di Mons. Marco Navoni e Mons. Francesco Braschi.


La mostra si divide in due sezioni strettamente collegate in cui sono esposte opere provenienti dalla Biblioteca Ambrosiana e normalmente non visibili al pubblico

Tra le opere esposte nella Pinacoteca Ambrosiana e provenienti dalla Biblioteca la grande tavola acquerellata "Bonifacio VIII indice il primo Anno Santo nel 1300", opera di Giacomo Grimaldi, datata 1590 circa che ricostruisce l'affresco di Giotto, purtroppo andato perduto, che ritrae papa Bonifacio VIII che dalla loggia di San Giovanni in Laterano, cattedrale di Roma benedice la folla e indice il primo Anno Santo. 

Centenario del Concilio di Nicea

 L'anno Santo, ogni venticinque anni, commemora in maniera solenne la nascita di Gesù Cristo a Betlemme, Il Figlio di Dio che si è fatto uomo per la salvezza dell'umanità. Nei primi secoli dell'Era cristiana l'identità di Gesù di Nazaret  fu una delle questioni teologiche più dibattute: ci si chiedeva se Egli, come Figlio di Dio, era Dio come il Padre, oppure se era inferiore al Padre, e quindi una creatura come le altre, per quanto la più eccellente. Fu un prete della Chiesa di Alessandria agli inizi del IV secolo, di nome Ario, che in maniera sistematica negò la divinità di Cristo con l'intento di salvaguardare l'idea dell'unicità di Dio: questa dottrina, dal nome del suo autore, prese appunto il nome di Arianesimo.

Per risolvere la questione e sedare le polemiche che stavano dividendo la Cristianità, l'imperatore Costantino il Grande, esattamente 1700 anni fa, nel 325 convocò a Nicea, in Asia Minore (attuale Turchia) il primo Concilio Ecumenico, a cui parteciparono, secondo la tradizione, 318 vescovi. Il Concilio condannò la dottrina di Ario come eretica, dichiarando che per la fede cristiana Gesù Cristo è Figlio di Dio, uguale al Padre nella divinità. Inoltre i Padri di Nicea fissarono la determinazione della data della festa di Pasqua, la principale delle feste cristiane, fissandola alla prima domenica dopo il plenilunio successivo all'equinozio di primavera, ponendo fine alle diversità di calendario tra le Chiese cristiane.

 Tra le opere di questa sezione il prezioso "Missale Ambrosianum" un manoscritto di fine del trecento in pergamena. Il frutto più importante del Concilio fu la formulazione del Simbolo, cioè un testo che esprimesse in maniera sintetica la retta fede professata dalla Chiesa nella Trinità: in particolare il Simbolo di Nicea riconosce nel Signore Gesù cristo il Figlio di Dio, Dio vero da Dio vero, Luce da Luce, "consustanziale" al Padre (esattamente ciò che l'eresia negava).

Mostra:Giubileo 2025 - XVII Centenario del Concilio di Nicea

Milano Biblioteca Ambrosiana

Conclusione: 17/06/2025

Indirizzo: Piazza Pio XI, 2 - 20123 Milano

Orari: da lunedì a domenica 10.00 – 18.00 Mercoledì chiuso

La mostra è inclusa nel biglietto della Pinacoteca

Per info: tel. 02.806921; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Sito web per approfondire: https://www.ambrosiana.it

 In alto , il prezioso "Missale Ambrosianum" un manoscritto di fine del Trecento in pergamena.

Qui sotto , “Bonifacio VIII indice il primo Anno Santo nel 1300”, Giacomo Grimaldi, 1590 circa