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Il Museo Nazionale della Montagna di Torino, fino al 28 maggio 2017, ospita la singolare mostra “Foulard delle montagne”. La mostra curata da Aldo Audisio, Laura Gallo e Cristina Natta-Soleri, propone una selezione di settanta foulard a soggetto montano. I più interessanti, scelti tra oltre 180, appartenenti alla collezione museale.

Una raccolta che spazia dagli anni Venti e Trenta del Novecento sino a foulard più recenti degli anni Duemila. L’allestimento è arricchito da una narrazione storica sulla diffusione di questo accessorio moda in diversi ambiti sociali.
Usato da donne di etnie e culture diverse, il foulard ha una storia lunga millenni, tracce del suo utilizzo ed esistenza si hanno a partire dall’età classica. In un non lontano passato era, non solo per le popolazioni di montagna, uno degli elementi tipici dei costumi e del folklore albanese, così come nell’Europa dell’Est. Bianco ornato da variopinti fiori, veniva usato nei matrimoni, nero per un lutto.
L’apice dell’impiego del foulard si ha nel corso del ventesimo secolo, quando diventa simbolo e icona dell’universo femminile. Un vero e proprio oggetto di culto, indossato da signore ricche ed eleganti, da attrici famose, da mogli di politici e presidenti di stato. Come non dimenticare l’impatto nell’immaginario collettivo dei foulards indossati da Elsie de Wolfe, attrice e arredatrice, da Jackie Kennedy o Margaret Thatcher e Christine Lagarde, che lo hanno trasformato in caratteristica del proprio stile. Gli anni Cinquanta e quelli successivi del Novecento, sono quelli della diffusione su larga scala, allorchè star del cinema come Audrey Hepburn e Grace Kelly, in particolare, e poi Gloria Swanson, fino a Sarah Jessica Parker in Sex and the City, o Susan Sarandon in Thelma & Louise, lo hanno imposto come simbolo di bellezza, eleganza e originalità.
Grazie al contributo di Marco Ribetti, la mostra vuole rievocare tutto questo, celebrando in particolare il “foulard di montagna”. Il percorso espositivo infatti propone alcuni foulards commemorativi, come quelli ideati per le Olimpiadi di Oslo del 1952 o la serie per i Giochi Olimpici di Grenoble del 1968. Creati dai artisti e illustratori di fama internazionale tra i quali Constantin e Pierre Ambrogiani. Accessorio nato per un uso quotidiano e con scopi pratici, in questa esposizione diventa lo strumento per celebrare in modo originale le terre alte. Tantissimi gli esemplari in mostra firmati dalle più celebri maison di moda, da Christian Dior a Chanel, da Hermès a Prada, da Givenchy a Gucci, da Burberrys a Ralph Lauren, da Milleneufcentquatrevingtquatre a Lola Paltinger. Stilisti che hanno cercato è raccomandato alle proprie clienti, di indossarlo in vari modi, cimentandosi nella realizzazione di vere e proprie opere d’arte, come nel caso della firma Hermès. Della griffe francese al Museo della Montagna sono visibili “Les Joies de la Montagne”, partorito dalla genialità dell’elvetico Jean-Louis Clerc, o “Chamois”, frutto della creatività di Xavier de Poret. Il percorso espositivo prosegue con una raccolta di pezzi a soggetto polare, tra cui “Hommage a l’Explorateur Sir Ernest Shackleton” (2005) su disegno di Zoé Pauwels e botanico, con alcuni soggetti firmati Gucci.

Il foulard semplice accessorio moda o opera d’arte?
Musei di montagna

Info
Museo Nazionale della Montagna - Torino
Fino al 28 maggio 2017
Orario: mar. – ven. 10:00 - 18:00; i lunedì chiuso
www.museomontagna.org