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Mostra a cura di Javier Hontoria. Promossa da MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna (Istituzione Bologna Musei), la mostra costituisce una straordinaria opportunità per conoscere e approfondire l'opera di una tra le più singolari personalità creative degli anni Sessanta e Settanta e di evidenziarne la forte influenza sugli artisti delle generazioni successive, grazie all'attualità della sua ricerca.

Il titolo dell'esposizione allude alla condizione di essere costantemente “in transito” che l'artista stesso sperimentò vivendo tra Europa e Stati Uniti, tra il Vecchio e il Nuovo mondo, tra la soggettività romantica e la fredda oggettività dell’arte concettuale, tra l'estremo razionalismo di Mondrian e l’assurdo vibrante della slapstick comedy.
Il carattere leggendario che distingue la vita e l'opera di Bas Jan Ader e la valenza emblematica di molti suoi lavori lo hanno reso, a oggi, una figura chiave nello scenario dell'arte contemporanea.
Nato nel 1942 vicino a Groninga, nei Paesi Bassi, nel 1975 risulta disperso in mare mentre stava tentando di raggiungere l'Irlanda a bordo di una piccola imbarcazione di 4 metri di lunghezza. Era partito dalle coste del Massachussets per un viaggio che doveva fare parte del suo progetto In search of the miraculous.
La relazione dell’uomo con la natura, interpretata in una prospettiva romantica, la revisione personale del concetto di melanconia, che affonda le sue radici nel pensiero rinascimentale europeo, nella figura di Albrecht Dürer e nel pensiero umanista fiorentino del Quattrocento, caratterizzano costantemente l'opera dell'artista olandese così come i numerosi riferimenti al suo maestro e compatriota Piet Mondrian o la ricorrente materializzazione di una visione esistenzialista.
Da questa prospettiva nascono le sue famose “cadute” che traggono origine dalla letteratura di Albert Camus, dal Teatro dell’Assurdo di Samuel Beckett e dal cinema di Buster Keaton e di Charlie Chaplin.
Ader è, inoltre, una delle figure che con maggior originalità hanno rielaborato le linee essenziali dell'arte concettuale, rifuggendo dalla suo caratteristico rigore formale in favore di un linguaggio più personale ed evocativo.
Il percorso espositivo a Villa delle Rose comprende una selezione delle opere più significative di Bas Jan Ader e si articola in sei aree che riprendono i temi ricorrenti della sua ricerca: Melanconia e Romanticismo; Come scomparire completamente; L’eredità di Mondrian; Linguaggio e teatro; I’m too sad to tell you; Falling.
Bas Jan Ader. Tra due mondi, organizzata da MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, è realizzata grazie al prezioso contributo della collezione del Museum Boijmans Van Beuningen di Rotterdam e di Patrick Painter Editions.
Speciali ringraziamenti vanno a Mary Sue Ader-Andersen - Bas Jan Ader Estate.
La mostra gode inoltre del sostegno dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi a Roma e di KLM e fa parte di ART CITY Bologna, il programma di iniziative istituzionali promosso da Comune di Bologna e BolognaFiere che dal 25 al 27 gennaio 2013 affianca la trentasettesima edizione di Arte Fiera.
In occasione dell'esposizione viene pubblicata l'edizione italiana del catalogo Bas Jan Ader. Please don't leave me (Edizioni MAMbo in collaborazione con Museum Boijmans Van Beuningen), con testi di Erik Beenker, Tacita Dean, Elbrig de Groot, Doede Hardeman, Jörg Heiser, Javier Hontoria e Gianfranco Maraniello.

Bas Jan Ader. Tra due mondi
Villa delle Rose
24 gennaio - 17 marzo 2013