Si inaugura venerdì 18 maggio alle ore 18.30 presso la Galleria Comunale d’Arte Contemporanea, la mostra “1912 > 2012 Tranquillo Marangoni nel centenario della sua nascita” a cura di Giuseppe Bergamini, che il Comune di Monfalcone, in collaborazione con il Centro Friulano Arti Plastiche - Triennale Europea dell’Incisione e con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla cultura e della Fondazione Cassa di Risparmio di Gorizia, ha voluto realizzare in occasione del centenario della nascita di Tranquillo Marangoni, esponendo le emozionanti opere di un grande artista e rendendo omaggio al più importante xilografo italiano che ha saputo cogliere, probabilmente più di ogni altro, l’anima della città di Monfalcone.
Saranno esposte in mostra più di 100 opere fra disegni, xilografie, biglietti augurali, ex libris selezionati dal ricco Fondo Marangoni di proprietà del Comune e, in esclusiva a Monfalcone, i timbri che Aldo Marangoni ha voluto donare al Comune, affinché siano conservati anch’essi nel Fondo Marangoni. Infine, si potrà ammirare lo studio dell’artista, così come lo aveva costruito, modificato e adattato personalmente a suo uso per l’incisione, la conservazione e la manutenzione degli arnesi atti alla xilografia.
Vicino alle opere di Marangoni, quelle di alcuni artisti incisori a lui contemporanei: Virgilio Tramontin, Aldo Merlo, Bruno Santini, Fred Pittino, Giorgio Gomirato, Mario Micossi. Tranquillo Marangoni, di nascita friulano e monfalconese di adozione, fu impiegato nei cantieri navali di Monfalcone per più di vent’anni (dal 1939 al 1962) come disegnatore edile e arredatore navale, trasponendo nella sua produzione artistica l’essenza di una città dove il lavoro e la produzione industriale erano diventate il tratto distintivo di un territorio e di una comunità. Marangoni contribuì con il suo lavoro anche ad arredare i saloni e i ponti delle navi che si costruivano nei cantieri, ponendo la sua creatività artistica in simbiosi con la tecnica e il lavoro della fabbrica. Proprio a Monfalcone, dal 1942, inizia la sua attività di xilografo che sarà la costante della sua esistenza: memore del suo primo mestiere presso un mobiliere, si costruisce da solo le sgorbie, i bulini, perfino il torchio, preparando inoltre le tavolette per l’incisione. Questi suoi attrezzi da lavoro si potranno ammirare nella mostra nella quale, infatti, viene proposto lo studio dell’artista così come lo aveva costruito, modificato e adattato personalmente a suo uso per l’incisione, la conservazione e la manutenzione degli arnesi atti alla xilografia.
Sempre a Monfalcone negli anni della Resistenza prepara i timbri per le brigate partigiane operanti in Friuli e riproduce anche quelli utilizzati dai tedeschi, con i quali realizzare i lasciapassare per gli italiani provenienti dal fronte orientale. I timbri, materiali poco noti e di grande valenza per la storia di Monfalcone, vengono esposti grazie alla collaborazione del figlio Aldo, che molto generosamente ha voluto donarli al Comune di Monfalcone affinché siano conservati nel Fondo Marangoni. Sovente è stato scritto che l’artista eseguì dei timbri per i partigiani, ma non si era mai riusciti a trovarne la collocazione. Così ricorda Aldo Marangoni: “È stato un ricordo della zia Vilma (sorella minore di mia madre) a darmi una data certa. Nel 1942 le ronde tedesche controllavano le case di confine, e quando i militari stavano per arrivare, mio padre gettava dalla finestra i timbri incisi che mia zia correva a seppellire nei campi dietro casa. Recentemente cercando tra il materiale di mio padre, in un cassetto chiuso a chiave, ho trovato anche la documentazione di 87 timbri numerati e datati, dal 8 maggio 1945 al 5 Marzo 1946. È stato dunque possibile risalire ai vari committenti e documentare ciò che l’artista fece per le Brigate dei lavoratori dei Cantieri navali di Monfalcone, per l’ospedale militare di Monfalcone, per vari Comitati di liberazione ed altre Associazioni grazie anche ai 35 foglietti delle richieste manoscritti e datati. Questi timbrature perfettamente documentate non sono mai state diffuse perché mio padre non voleva che assumessero il carattere di una connotazione partitica, sempre rifiutata con decisione, e si sono conservate dal momento che non erano un pericolo per lui né per la famiglia, mentre quelle fatte durante la guerra sono state ovviamente distrutte”.
Si potranno, inoltre, ammirare i biglietti augurali, inviati a fine anno ad amici e conoscenti dal 1949 al 1981, vere perle di saggezza nei messaggi intensi e dirompenti che svelano la dimensione umana dell’artista: in essi Marangoni non è solo l’incisore, ma anche l’uomo che coglie, valuta e riassume gli eventi più significativi della vita politica, economica e sociale dell’Italia in cui vive. Vengono presentati anche gli studi preparatori, i disegni, le bozze che precedono la realizzazione dei biglietti: Marangoni non lascia, infatti, nulla al caso e li realizza con la stessa meticolosa precisione che adotta per ogni sua opera, grande o piccola che sia, per ogni gesto della sua vita. L’artista, anche in queste sue opere, traduce il proprio pensiero, le proprie emozioni, le speranze che nutre per sé e per gli amici più cari in segni di rara potenza espressiva. Pensiero critico nei confronti della prepotenza di ogni divisa, riflessione sui fatti umani e di costume italiani e internazionali, un’ interpretazione lungimirante dei fatti politici ed una grande sensibilità ecologica: l’ accurata conoscenza degli avvenimenti fa capire come l’artista non si estraniasse dal mondo che lo circondava, ma vivesse la quotidianità a tutto tondo e riuscisse, con una notevole dote di sintesi, a rendere visibile un’idea o un pensiero in pochi centimetri quadrati. Ancora più stupefacente è riscontrare che molti dei temi trattati ci possono risultare familiari e che il suo pensiero abbraccia le nostre attuali speranza di progresso sociale.
Progettazione allestimento mostra
Alvise Rampini
Informazioni
Tel. 0481 494353 – 381
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www.galleriamonfalcone.it
Comune di Monfalcone - Assessorato alla Cultura