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Nel percorso di Piero Migliorisi si ritrovano tracce delle riflessioni più significative che hanno attraversato la fotografia italiana negli ultimi decenni: dalle prime realizzazioni di sapore concettuale degli anni Settanta (in anticipo rispetto alla sistemazione teorica operata da Franco Vaccari nel fondamentale testo "L’inconscio tecnologico"), alle ricerche condotte sull’uso e sul significato del colore e sulla sua influenza sopra la percezione del reale; dalle sperimentazioni con l’infrarosso alla rappresentazione dell’incorporeo; dalla riproduzione fotografica di una realtà cercata, cioè appositamente costruita, alle ricomposizioni digitali di frammenti del reale.


In poche e banali parole, Migliorisi ripropone, consapevolmente, alcuni dei grandi nodi teorici propri della riflessione teorica sulla fotografia, ma li accompagna con una costante attenzione alla dimensione narrativa dell’immagine. Forse proprio la capacità di scivolare, senza contrasti né contraddizioni, tra registri compositivi differenti (onirico e realistico, intimo e concettuale), a volte compresenti in una stessa immagine, costituisce la cifra più forte del fotografo.

Piero Migliorisi. La memoria della macchina.

Dove: Auditorium dei Musei di Strada Nuova, Palazzo Rosso - Genova
Quando: dal 13 ottobre al 25 novembre 2012
Inaugurazione: 12 ottobre, ore 17.30
Orari: da martedì a venerdì 9–19; sabato e domenica 10–19; lunedì chiuso
ingresso libero