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La mostra dal titolo: TRANSHUMUS - Flussi, spostamenti e migrazioni nei cicli di vita e di morte: ha come oggetto di analisi lo studio della “transumanza” come spostamento non solo geografico, ma anche simbolico e biografico.

Il museo delle Tradizioni Popolari di Canepina (VT), che occupa una buona parte dell’antico convento dei frati Carmelitani, diviene non solo un luogo di divulgazione antropologica (importanti e significativi sono i reperti custoditi della civiltà contadina), ma si trasforma in uno spazio aperto all’universo dell’arte contemporanea, dove etnologia e arti visive si fondono. L’esposizione nasce da una riflessione e da uno studio storico-culturale condotto dal Dott. Fabio Petrelli (artista e storico dell’arte) su quelle che sono le aree geografiche più solitarie e isolate dove ogni cadenza calendariale viene ad essere gestita- sia essa appartenente alle comunità montane e pastorali del settentrione o alle grandi civiltà contadine del centro e del meridione- attraverso delle strategie di superamento, all’interno di cicli che antropologicamente divengono riti di passaggio (Van Gennep, Les rites de passage, Paris 1909), momenti transitori che volgono le spalle al precedente corso per iniziarne uno rinnovato, dove simboli e configurazioni apotropaici divengono archetipi collettivi, emblemi ctonici attui a ripristinare un quotidiano risoluto entro i modelli socio culturali imposti dalla propria cultura. La vita è un ciclo- afferma il Dott. Petrelli- la nascita, la fanciullezza, la pubertà, la maturità, la vecchiaia e la morte; ognuno di questi tasselli dell’esistenza dell’uomo viene ad essere scandito all’interno di un microcosmo dove tutto dipende dai cicli vegetali, legati ai ritmi stagionali, cadenzando così i ritmi della vita sociale e con essa l’articolarsi complesso e altissimo dei tempi sacri e dei tempi profani. Nella società contemporanea di oggi, all’interno di un’architettura complessissima delle grandi aree urbane che sono punti strategici di scambio, il tema della transumanza, del flusso, della migrazione e dello spostamento in genere, si riverbera non più all’interno del microcosmo agricolo- dove premevano le più antiche tradizioni- ma si intercala e si estende nella biografia dell’animo umano, nel proprio essere, aprendo così universi nuovi, nuove frontiere e nuovi scenari che indicano una contemporanea geografia dell’anima che vede un’oscillazione del proprio io dal centro verso gli atri più isolati e dalla periferia verso il centro. La genesi di questa esposizione si sviluppa così- dette tali premesse- entro due settori: una istanza puramente descrittiva della transumanza, reportage condotto nel 2009 dalla fotografa Ileana Valente in Trentino Alto Adige e una reinterpretazione antropologica del tema della migrazione dell’anima attraverso codificazioni e simboli sotterranei del Dott. Fabio Petrelli, che usa la fotografia come iter del suo sviluppo artistico, dando voce ad un universo archetipico che proviene dalla sua terra: la Puglia. Al vernissage saranno presenti il direttore del museo Dott. Quirino Galli, il Dott. Italo Sarro (storico) l’architetto e fotografo Dott. Francesco Galli, il Dott. Fabio Petrelli (artista e storico dell’arte) e la fotoreporter Ileana Valente. Sarà possibile visitare la mostra fino al 10 Agosto 2013 (Sabato e Domenica ore 10-13, 15-19).

TRANSHUMUS

Inizio: 27 luglio 2013

Fine: 10 agosto 2013

Museo delle Tradizioni Popolari

P.za G. Garibaldi, 23 - 01030 - Canepina (VT)

Per informazioni Prof. Quirino Galli, Direttore del Museo delle Tradizioni Popolari di Canepina, tel. 339 8450118 e/o Alberto Scala, membro del gruppo operativo, tel. 340 5263980

Fonte: www.comune.canepina.vt.it