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La storia italiana del grande architetto Lina Bo Bardi prima del viaggio che la porterà nel 1946 a trasferirsi in Brasile.
La mostra Lina Bo Bardi in Italia. “Quello che volevo, era avere Storia” racconta, con bozzetti originali e fotografie, video e filmati d’epoca, riviste e documenti d’archivio, l’avvio della storia della Bo Bardi, ripercorrendo – a ritroso – gli anni che vanno dalla laurea a Roma nel 1939 alla collaborazione, insieme a Carlo Pagani, con Gio Ponti a Milano, fino all’arrivo in Brasile con il marito Pietro Maria Bardi nel 1946.

Dopo la laurea con un progetto di residenza per madri nubili, Lina si sposta a Milano e nell’impossibilità di esercitare appieno la professione durante il periodo di guerra, si impegna nelle redazioni di numerosi periodici di architettura e riviste divulgative.
Oltre all’attività redazionale progetta architetture e arredi per le pagine di riviste, come Domus e Lo Stile, e cura testi e illustrazioni per una rubrica di interni su Grazia. Un’amica al vostro fianco. Insieme a Bruno Zevi e Carlo Pagani fonda la rivista A – Cultura della Vita.
Le parole raccolte nel suo “Curriculum letterario” ne sono testimoni: il dettagliato racconto degli anni in Italia mette in luce quanto questo periodo sia stato determinante per la costruzione del suo percorso futuro. Le idee sviluppate da Lina in questa fase italiana restano su carta, ma avranno seguito in molte delle sue opere brasiliane.

In collaborazione con Domus e l’Instituto Lina Bo e Pietro M. Bardi
Sponsor tecnico ARPER SpA
Con la partecipazione di
The Piranesi Experience, Roma

Lina Bo Bardi in Italia. “Quello che volevo, era avere Storia” (scarica il comunicato stampa)
19 dicembre 2014 – 15 marzo 2015
a cura di Margherita Guccione
Centro Archivi MAXXI Architettura