Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica propone un nuovo ciclo di appuntamenti, legati al recente riallestimento della Sala tessuti del museo, per approfondire la conoscenza dell’arte della tessitura e del ricamo, oltre all’evoluzione della moda e del costume tra XVI e XX secolo.
Mercoledì 15 febbraio alle ore 17 il primo incontro con Giovanni Carlo Federico Villa dal titolo Il filo del Rinascimento, quando l’abito fa il monaco.
I drappi d'oro e di seta capaci di ammantare della loro bellezza e opulenza un secolo d'arte veneziana. Una singolare lettura del ruolo dei tessuti auroserici nella pittura veneta tra Quattro e Cinquecento, in un percorso visivo che dall'arte muranese della bottega dei Vivarini si svolge attraverso i parati a fresco di Andrea Mantegna per sostanziarsi nelle tavole dei Bellini e nelle tele di Tiziano, Tintoretto e Veronese per deflagrare in ultimo nel colore di Giambattista Tiepolo. Un viaggio alla scoperta del ruolo fondamentale dei tessuti per la creazione dell'immaginario della Serenissima Repubblica.
Successivi appuntamenti
Mercoledì 8 marzo, ore 17: Textiles are back. Speciale donne
Con Virginia Bertone, responsabile direttivo, e Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama
La storia, prevalentemente maschile, della produzione tessile ha visto le donne protagoniste nelle arti fiorite nell’ambiente domestico, in particolare il ricamo e il merletto. Attività dapprima dell’aristocrazia, queste arti toccarono ogni strato sociale, costituendo un valore forte comune. L’apprendimento del ricamo è stato per molte ragazze occasione di alfabetizzazione, strumento di affermazione e di racconto di sé. E tramite il recupero delle tecniche del merletto abbandonate, diverse nobildonne in Italia hanno dato vita alla fine del XIX secolo a progetti di solidarietà sociale, volti a offrire alle giovani la possibilità di mantenersi con il proprio lavoro.
Giovedì 30 marzo, ore 17: L’arte del ricamo nel Medioevo
Con Christine Descatoire, conservatore capo delle collezioni di oreficeria e dei tessuti occidentali del Musée de Cluny - Musée National du Moyen Âge
Il ricamo è onnipresente nella vita quotidiana degli uomini e delle donne del Medioevo, dai ricchi al popolo. I ricami di seta, oro e argento, facendo parte delle arti preziose, erano tra le produzioni più lussuose e apprezzate. La conferenza illustrerà il panorama delle produzioni e delle tecniche di ricamo usate dal XII all’inizio del XVI secolo in Europa, tra Italia, Germania, Fiandre, Inghilterra, Francia e Spagna. Verranno presentati i ricamatori e i loro legami con la pittura e i pittori.
Mercoledì 12 aprile, ore 17: Textiles are back. Radici
Con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama
L'arte della tessitura affonda le proprie radici nella preistoria. Lino e lana sono i materiali di più antica lavorazione in Europa, mentre la seta rimase per molti secoli un segreto ben protetto dalla Cina. I tessuti serici portarono nuove tecniche dall'Oriente e, finalmente, dal XII-XIII secolo l'industria della seta prese avvio in Italia. Ebbe così inizio la grande stagione delle manifatture italiane, i cui velluti operati e damaschi furono i tessuti più costosi e richiesti da ogni corte d'Europa.
Mercoledì 10 maggio, ore 17: Textiles are back. Invenzione e bellezza
Con Maria Paola Ruffino, conservatore Palazzo Madama
Nel XVII e XVIII secolo il tessuto in Europa tocca vertici di raffinatezza con disegni di crescente complessità e sensibilità, giocati attraverso i colori e l’intreccio dei filati. Le manifatture di Lione, al servizio del Re Sole, conquistano la palma dell’eccellenza e conducono con la loro produzione la corsa della moda. Le stoffe sviluppano sempre nuovi disegni e invenzioni decorative in funzione della loro valorizzazione nelle ricche vesti femminili e maschili, per volgere, nell’ultimo quarto del Settecento, verso la semplificazione di forme e decori ispirata dalla cultura neoclassica.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili
Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 - 13.00; 14.00 - 16.00) oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.