La mostra è stata realizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale in collaborazione con il Comune di Montalto di Castro, il Comune di Canino e la Società Mastarna S.r.l. Grazie alla collaborazione, è ora possibile ascoltare le incredibili storie del recupero di oltre 3mila pezzi, molti dei quali provenienti proprio da Vulci, destinati al mercato clandestino e recuperati nel 1995 in seguito ad un sequestro operato in Svizzera.
Attraverso un video di archivio, la mostra documenta le fasi delle lunghe indagini che hanno scardinato i complessi meccanismi messi in atto dai “predatori d’arte”, e da una lunga catena che, dai cosiddetti “tombaroli” fino alle grandi case d’asta ed ai musei internazionali, muoveva un giro d’affari illecito strappando all’intera collettività il godimento e la conoscenza di un patrimonio artistico di inestimabile valore. Così, nel suo “show-room” di Ginevra, in parte ricreato nell’allestimento di Vulci, un mercante italiano ed un trafficante internazionale smistavano in tutto il mondo vasi greci, etruschi ed apuli, vasellame in bronzo e splendidi gioielli sottratti illegalmente allo Stato italiano. Spesso i reperti trovavano come ultima destinazione non solo facoltosi privati ma anche importanti sedi museali: il Museum of Fine Arts di Boston, il Metropolitan Museum of Art di New York, ed il J.P.Getty Museum di Los Angeles hanno dovuto restituire all’Italia i materiali acquistati dai trafficanti italiani. Ed è sicuramente grazie a queste azioni che alcuni dei Paesi dove maggiormente si sviluppava il traffico illegale di opere d’arte hanno finalmente aderito ad accordi e convenzioni internazionali che hanno chiuso gli spazi del “mercato clandestino” con felici risvolti, come il netto calo di scavi clandestini registrato in Etruria negli ultimi tempi. Tra i capolavori in mostra a Vulci, una splendida kylix attica decorata dal ceramografo Euphronios, uno dei massimi artisti della Grecia della fine del VI secolo a.C.: decorata con lo stesso soggetto del più celebre “Cratere di Euphronios”, la morte di Sarpedonte, figlio di Zeus ed alleato dei Troiani nella guerra contro gli Achei; la coppa è citata nel memoriale di uno dei trafficanti che ne ricorda la provenienza da una tomba di Cerveteri. La mostra è allestita nella sala al pianterreno del museo.
Inizio:02 agosto 2013
Fine: 31 dicembre 2013
Museo Archeologico Nazione di Vulci al Castello della Badia
Vulci - Canino (VT)
Costo del biglietto: 2€
Prenotazione:
Orario: estivo:9-19 invernale: 9-16. chiuso capodanno, 1 maggio,Natale e tutti i lunedì feriali
Tel: 0766 879729
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Fonte: http://www.etruriameridionale.beniculturali.it http://www.vulci.it