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Sabato 13 aprile alle ore 19.30 presso la Sala Espositiva della Casaccia, in via Municipio, 43, a Francavilla Fontana si terrà il vernissage della mostra itinerante “Dall’Attualità al Fantasy, un progetto alienista” dell’artista Giorgio De Cesario.

Il progetto propone un viaggio nei meandri della contemporaneità e ci racconta il progressivo abbandono degli uomini della propria natura e dei propri sentimenti per abbracciare un sentiero di alienazione da se stessi.
Proprio da qui prende le mosse il movimento Alienista di cui Di Cesario rappresenta un importante esponente. Questo movimento artistico e di pensiero nasce dall’esigenza di rappresentare l’Arte partendo dalla manifestazione dell’Idea e dalla sua interpretazione, con lo scopo di riportare il pensiero creativo all’interno di forme adeguate a esprimere la complessa spiritualità contemporanea, sperimentando nuovi equilibri fra contenuti e forme nella sintesi che si produce fra la natura spiritualizzata e lo spirito materializzato.
Dunque un movimento che vuol controbattere e contrastare con i mezzi possibili l’attuale condizione della nostra società contemporanea, oggi sommersa in una delle più totali e aberranti forme di alienazione. “Alienismo”, nel suo verbo “alienare”, vuole in pratica evidenziare il modo in cui l’uomo si è estraniato a se stesso e il modo in cui ha preso le distanze dalla realtà, divenendo egli stesso “alienato” e “alienante” per sé e per gli altri.
Il termine Alienismo porta con sé una provocazione e una denuncia contro ogni forma di alienazione che in maniera sempre più dilagante ottunde le menti e schiavizza l’uomo.
L’Arte è il primo gradino per l’autocoscienza dello Spirito, in quanto esso, solo nell’arte può vivere nell’immediatezza e nell’intuitività della sua fusione con e nella natura.
La mostra sarà visitabile sino al 19 Aprile e sarà aperta ogni giorno dalle 17:30 alle 20:30. La domenica aperta al mattino dalle ore 10:30 alle 12:30. Ingresso gratuito.

Architetto, pittore, scultore, grafico, nasce a Matino (Le) il giorno di Capodanno del 1956 e qui frequenta la locale scuola dell’obbligo. Stupisce fin da subito i suoi insegnanti per le eccezionali doti artistiche che dimostra nella realizzazione di opere giovanili in gesso, in ceramica, su tela e altri supporti, ma sopratutto curando le illustrazioni dei giornalini scolastici di cui diviene il più grande animatore.Comunque le sue esperienze continuano con studi approfonditi in ogni campo dell’arte. E le sue opere diventano così un compendio di tutto ciò: le sue ” modelle ” e i suoi “manichini” non sarebbero mai esistiti senza i suoi trascorsi romani nell’ambito del design e della grafica pubblicitaria; ed ancora, i suoi sfondi e i suoi ghirigori pieni di cromatismi abbaglianti, ed accattivanti nello stesso tempo, non avrebbero mai colpito i nostri occhi senza le sue ricerche e le sue sperimentazioni nell’ambito della decorazione pittorica; e che dire della sinuosità delle sue forme? Le tecniche incisorie apprese ad Urbino, in due anni di intensa attività e in un clima di studi raffaelliani, hanno sicuramente contribuito a creare la loro ” leggerezza”.

Contemporaneamente l’artista fa numerose esperienze lavorative in aziende grafiche e nel 1978 apre a Matino (Lecce) il suo studio dove si occupa di grafica, design, architettura, ma dove, soprattutto, continua a coltivare il suo amore per l’arte, studiando tecniche e soggetti nuovi per le sue tele e le sue sculture.
E’ proprio in questi anni di ricerca, dopo un sogno particolarmente simbolico, come lui stesso afferma, e l’incontro illuminante con il noto critico  Federico Zeri, che riesce ad elaborare il suo stile pittorico e scultoreo personalissimo abbandonando il realismo caravaggesco degli anni precedenti.
Uno stile nuovo, la cui unicità è riconosciuta in tutto il mondo, fatto di personaggi con volti in argilla sulla tela che si muovono su uno sfondo cromatico sempre più vivido, quasi a rappresentare, su qualsiasi supporto, la realtà onirica che l’artista aveva vissuto in quella famosa visione notturna: ” …figure trafugate da grotte …inquietanti personaggi insorgono, tristi e dignitosi, timidamente implorano aiuto e solidarietà” (Maddalena Caruso).
Opere pittoriche, incisioni, sculture si susseguono in questo desiderio di sperimentare sempre nuovi mezzi e di espimere sempre nuove sensazioni attinenti sia il mondo dell’attualità che quello della filosofia e della storia. Negli anni ’80 la sua attività artistica prosegue e proprio in questi anni il suo bagaglio di esperienze si arricchisce ulteriormente grazie ai continui viaggi nel mondo che lo portano a contatto con culture e popoli diversi.
La vita frugale dell’Europa dell’Est e quella opulenta della Corsica diventano uno stimolo per esplorare l’interiorità dell’uomo europeo che viene subito messo a confronto con l’assolata vita africana. Ed ecco quindi i vagabondaggi in Egitto, Tunisia, Marocco, Senegal e le tanto amate isole di Capo Verde, da dove riporterà nuove impressioni cromatiche che trasferirà poi sulle tele degli anni’90 insieme alle forme plastiche e alla luce di quei luoghi che tanto lo hanno colpito. Inoltre questi viaggi gli hanno permesso di incontrare non solo diverse realtà ma anche personaggi della cultura internazionale, come Giorgio Forattini,  Eugenio Giustizieri, Beppe Costa , Maddalena Caruso, Francesco Mandrino, Vera Ambra, Salvatore Pepe, Letterio Consiglio, Sebastiano Altomare, Raffaele Iannone, Luigi Cipparrone, Giuseppe Cascella, Ralph Gilliam, Max H. Sauvage,  Fernando De Filippi e Mario Cassisa.
Col nuovo millennio l’artista incrementa la sua popolarità tramite Internet, grazie al quale tutto il mondo arriva a conoscere le sue opere come attestano i continui apprezzamenti provenienti dai paesi più lontani.
Nel febbraio 2012, a Roma presso la sede della Società Umanitaria, l’artista Giorgio De Cesario, insieme alla scrittrice Vera Ambra, ha fondato il nuovo movimento culturale e di pensiero denominato “Alienismo“.
Questo termine  porta con sé una provocazione e  una denuncia  contro ogni forma di alienazione che in maniera sempre più dilagante ottunde le menti e schiavizza l’uomo.
L’Alienismo intende riportare all’interno di nuovi equilibri vitali la società contemporanea, che con il suo stile di vita, commette costantemente espropri di coscienza sino a decretarne la morte.
L’alienismo intende compiere quest’azione di rinascita attraverso un percorso di risanamento estetico che prende vita dalle varie applicazioni metodologiche e contenutistiche che interessano ogni aspetto dell’Arte.
Attualmente Giorgio De Cesario vive ed opera a Gallipoli nella sua casa-museo, Villa Maritati De Cesario, da lui sapientemente ristrutturata ed ampliata. E’ un grande e scenografico contenitore d`arte denominato “La Casa degli Artisti“, una costruzione ultramoderna, caratterizzata da un certo eclettismo di stili un pò orientaleggianti e un pò mediterranei,comunque energicamente innovativa, che ben si confà con il paesaggio urbano circostante.
Oltre ad ospitare la Galleria Permanente dell’ artista, la Casa-Museo, di circa 1.000 metri quadrati, è destinata ad ospitare gratuitamente mostre temporanee, presentazioni di libri, concerti e performance teatrali. L’artista infatti è impegnato socialmente a supportare la diffusione di qualunque forma d’arte sia privilegiando le nuove espressioni che valorizzando quelle più tradizionali.
Della residenza dell’artista e del suo impegno nella divulgazione di attività culturali hanno parlato numerose riviste: Exibart, Donna Moderna, Venerdì della Repubblica, Marie Claire, Inside Italia, Touring Club Italiano, Annebelle (CH), Millionaire, Partiamo, Arte e Luoghi, Hotels & Maisons, Il Picchio, Espresso Sud ecc….