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Il Museo Nazionale del Cinema propone alla Mole Antonelliana dal 29 gennaio al 3 maggio 2015 la mostra AL FRONTE. Cineoperatori e fotografi raccontano la Grande Guerra, a cura di Roberta Basano e Sarah Pesenti Campagnoni, un percorso per immagini con scatti e riprese realizzati da fotografi e operatori militari che raccontano una guerra estrema, imponente e contraddittoria.

La Grande Guerra è stato il primo conflitto documentato in modo sistematico da operatori e fotografi militari o da dilettanti. La fotografia e il cinema, arti tecnologiche del Novecento, sono posti al centro di una strategia offensiva e invasiva non meno pericolosa di quella giocata dagli eserciti nelle trincee: le immagini fisse e animate comunicano direttamente con lo spettatore, superando vincoli linguistici, disinteresse e resistenze ideologiche. Gli scatti e le riprese di soldati e gerarchi, le immagini del fronte e delle retrovie, di feriti, di malati e mutilati hanno così un ruolo di primo piano nel definire gli equilibri di potere dei principali Paesi belligeranti, poiché invadono le pagine di quotidiani e riviste e dominano gli spettacoli cinematografici di tutto il mondo, trovando una eco nelle innumerevoli fotografie amatoriali accumulate dai reduci e dalle loro famiglie.

La mostra si sviluppa dall’Aula del Tempio, cuore del Museo Nazionale del Cinema e della Mole Antonelliana, simbolo della città, sino agli ambienti espostivi della balconata (piano +25). Lungo la rampa sono presentate oltre 160 fotografie inedite, scattate in buona parte da Luis Bogino, fotografo nato in Argentina da genitori piemontesi al seguito del Regio Esercito Italiano, e appartenenti alle collezioni del museo. Alle foto di Bogino si aggiungono gli scatti realizzati dai soldati fotoamatori dislocati nei territori di guerra. Accanto a questo primo tracciato si sviluppa il percorso cinematografico, fatto di filmati girati al fronte e nelle retrovie, e spezzoni di film narrativi di epoche diverse, quale testimonianza di un'eredità visiva e culturale variamente interpretata nel corso del tempo.

Un risalto particolare è dato al film Uomini contro di Francesco Rosi, recentemente scomparso e di cui il museo conserva l’imponente archivio.

In cima alla rampa elicoidale (piano +25) una sezione della mostra mette in luce come i luoghi e l’immaginario della Grande Guerra costituiscono ancora oggi un tema di riflessione e rivisitazione da parte di artisti contemporanei, che attraverso il mezzo fotografico e cinematografico offrono uno sguardo contemporaneo sull’evento bellico, una lettura personale della prima guerra mondiale, dei luoghi che essa ha attraversato e di una memoria spesso dimenticata. L’ultima parte del percorso espositivo comprende infatti un omaggio all’opera della fotografa Paola De Pietri (che rivisita oggi i luoghi del fronte), una serie di acquerelli e due video installazioni degli artisti Yervant Gianikian - Angela Ricci Lucchi, la prima delle quali inedita (ma entrambe frutto di un paziente lavoro su frammenti originali di film d’epoca), e uno spazio dedicato a videoclip di musicisti pop, folk, rock e metal che si sono interrogati sul conflitto.

AL FRONTE. Cineoperatori e fotografi raccontano la grande Guerra (scarica il comunicato stampa)
Museo Nazionale del Cinema, Mole Antonelliana, 29 gennaio - 3 maggio 2015