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Nell’ambito del 200esimo anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Svizzera e la Russia, il Museo Civico Villa dei Cedri dedica le sue sale al maggiore esponente del simbolismo russo, Michail Aleksandrovich Vrubel (1856-1910).
Artista poliedrico dalla forte sensibilità decorativa, attento osservatore della realtà ed al tempo stesso un visionario, Vrubel  sviluppa la sua arte in tutte le forme: dalla pittura al disegno, dalla grafica alla scultura, dalle arti applicate come la ceramica, la maiolica e la scultura in vetro alle decorazioni e ai costumi teatrali.

 Vrubel nasce a Omsk (Siberia), si laurea alla facoltà di legge per poi entrare nel 1880 nell’Accademia Imperiale delle arti di San Pietroburgo dove studia disegno, affascinato dalle opere del rinascimento italiano.
Dal 1884 al 1889 vive a Kiev, occupandosi prevalentemente di pittura iconografica e lavorando agli schizzi per gli affreschi della Cattedrale di San Vladimiro. Nel 1890 Michail Vrubel entra a far parte del circolo artistico di Abramtsevo, creato dal magnate delle ferrovie e mecenate Savva Mamontov, che riunisce i nomi più noti del mondo dell’arte russa tradizionale.
I monumentali dipinti ad olio, gli affreschi e le opere in ceramica che Vrubel crea per l’abitazione signorile di Savva Mamontov, nonché le scenografie per il teatro privato del mecenate, lo portano finalmente alla notorietà.
Trascorre gli ultimi anni della sua vita afflitto da disagio mentale e da una grave malattia che lo porta alla cecità. Muore nella clinica psichiatrica, dove era ricoverato, nel 1910.

La raccolta di opere di Vrubel conservata oggi nel Museo nazionale di Abramtsevo, costituisce il cuore di questa mostra e rivela proprio la componente particolare ed essenziale dell’artista: il suo universalismo.

Museo Civico Villa dei Cedri
17 aprile 2014 – 29 giugno 2014