Figlio della nobildonna e pianista Rosa Amati e dell’avvocato penalista Armando Riccardi e primo di cinque figli, Gian Carlo Riccardi nasce a Frosinone il 21 ottobre 1933. È stato pittore, performer, scultore, regista teatrale, musicista, docente di disegno, di storia dell’arte e del costume e autore di opere pubbliche e urbanistiche. Riccardi è stato un “Artista Multimediale”, così definito dal critico d’arte Enrico Crispolti, per la sua capacità e versatilità nel praticare l’interdisciplinarietà con sconfinamenti e contaminazioni tra le arti del tutto “personali”, affiancando alla sua attività di sperimentatore teatrale, esperienze di pittura concettuale per un racconto di codici e segnali, legati alla “memoria” ed alla “fantasia”. Riccardi ha operato in differenti campi, sperimentando segni e linguaggi diversi ed è stato un artista tout court, non assimilabile ad alcuna corrente, ad alcun movimento. La sperimentazione artistica di Riccardi inizia precocemente, dimostrando di possedere spiccate doti artistiche; un enfant prodige che ricopiava immagini da riviste satiriche e giornali. Dopo la maturità classica, Riccardi si dedica interamente all’arte e frequenta l’Accademia di Belle Arti di Roma di via Ripetta, dove è allievo di docenti come Toti Scialoja e Mario Rivosecchi, diplomandosi in Scenografia ed in seguito in Regia Teatrale e Cinematografica al Centro Sperimentale di Roma. Fra gli anni ’60 e ’70 lavora presso la Rai come assistente scenografico di Carlo Cesarini da Senigallia e di Giorgio Aragno ed al contempo lavora come caricaturista per riviste di satira politica come Il Travaso delle Idee, l’Estro, La Tribuna Illustrata e Simplicissimus ed è tra i fondatori della rivista culturale Dismisura. Nel 1961 fonda il Gruppo Teatro Laboratorio Arti Visive e nel 1962 il Teatro Club, un piccolo teatro situato nel pieno centro storico della città di Frosinone, nel quale allestisce numerosi spettacoli teatrali. Nel 1967, con Giancarlo Nanni, Manuela Kustermann, Giuliano Vasilicò, Pippo Di Marca e Valentino Orfeo, Gian Carlo Riccardi contribuisce alla nascita del Teatro La Fede, sede del Gruppo Space Re(v)action sulla via Portuense di Roma. Riccardi, inoltre, è esponente della sperimentazione teatrale romana collaborando con Carmelo Bene, Memè Perlini, Mario Ricci, Pino Pascali, Nino De Tollis ed altri alla realizzazione di spettacoli e rassegne di avanguardia in tutta Italia. Più tardi lavora nel settore degli audiovisivi collaborando ad iniziative e proposte culturali di Cesare Zavattini, Filiberto Menna, Achille Bonito Oliva, Alvin Curran ed altri. Le opere pittoriche e grafiche di Riccardi trattano diverse tematiche legate principalmente al grottesco, all’ironia e al mondo dell’infanzia. Per quanto riguarda la scultura risulta singolare in Riccardi la realizzazione, negli anni ‘80 e ’90, delle cosiddette “Stanze”, installazioni eseguite mediante pareti colorate e oggetti di uso comune e materiali poveri come plexiglas, carta, legno e ferro. Le opere di Gian Carlo Riccardi sono state esposte presso personali e collettive in Italia e all’estero come alla Galleria Gilardi di Livorno (1962), al Palazzo delle Esposizioni di Roma (1968), alla Galleria Cecchini di Perugia (1977), all’Art Expo Metropolis International di Ginevra (1984), al British Art Fair in the City di Londra (1985), ai Magazzini Generali di Roma (1987), al Salon des Nations di Parigi (1988), presso il Manege Central Exhibition Hall di Mosca (1991), alla Kodama Gallery di Osaka (1993), presso la Galleria d’Arte Il Naviglio di Franca Rame e Dario Fo di Milano (1997) e alla Fundació Antoni Tàpies di Barcellona (1999). Nel 1997 Gian Carlo Riccardi fonda il Teatro dell’Immagine come continuazione della sperimentazione incominciata negli anni ‘60. Riccardi è stato anche autore di testi, di sceneggiature e di narrativa. Gian Carlo Riccardi muore a Frosinone il 7 febbraio 2015. Di lui si sono occupati scrittori e critici come Alberto Moravia, Angelo Maria Ripellino, Elio Pagliarani, Stefano Docimo, Franco Cavallo, Vito Riviello, Libero De Libero, Giuseppe Bonaviri, André Pieyre de Mandiargues ed altri. Attraverso la sua sperimentazione e la sua produzione incessante Riccardi è stato uno dei rappresentanti più significativi dell’arte contemporanea italiana.
Sito Web: https://giancarloriccardi.com/
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