Ispirato alla tragedia omonima, Woyzeck è un evento artistico aperto a tutte le forme espressive dell'arte contemporanea e alla loro sperimentazione negli spazi di interesse storico e culturale del luogo in cui viene ospitato, attraverso un intervento specificatamente ispirato al territorio di artisti, individui e associazioni che porta con sé o che vengono coinvolti direttamente in loco.

Woyzeck pone gli artisti, il pubblico e il territorio sullo stesso piano e sulla medesima scena, generando una esperienza di condivisione che annulla il senso di estraneità degli uni rispetto agli altri e riconfigurando la fruizione dello spazio sociale e della pratica artistica in una dimensione collettiva e partecipata. La partecipazione attiva del territorio ospitante manipola i codici espressivi dall'interno, generando i presupposti per la costruzione di un linguaggio comune tra artista e fruitore, alternativo a quello delle élite culturali e dell'industria dello spettacolo.
Woyzeck è un dramma rimasto incompiuto e privo di una successione nelle scene che lo compongono per via della morte prematura dell’autore, lo scienziato e rivoluzionario George Bϋchner (1813-1837). La peculiarità del testo, l’eccezionalità della scelta, unica fin qui, di un umile barbiere al posto di un nobile o di un eroe come protagonista, segnato da un linguaggio “drasticamente insufficiente alla profondità del proprio tormento” (George Steiner, La morte della tragedia, 1961), dalla conseguente incapacità di giungere a una autodefinizione logica e dal naufragio in un mondo dominato dal caos, fanno di Woyzeck un testo strutturalmente aperto al teatro contemporaneo, votato alla multidisciplinarietà, in continua ridefinizione, in cerca di codici espressivi e di luoghi, lontani da quelli istituzionali che non ne tengono in conto l’evoluzione storica e che rischiano di soffocarlo nella rigidità delle proprie strutture, per continuare a esprimere la necessità della sua esistenza.
Giunto alla sua terza edizione, Woyzeck incontra la città di Napoli, dislocandosi in tre spazi molto diversi tra loro, la Galleria Toledo, il Museo Hermann Nitsch e la Chiesa di San Giuseppe delle Scalze, luogo quest’ultimo in cui sono stati attivati, dal 22 aprile, un laboratorio creativo e uno stage per performer (Woyzeck Lab), entrambi finalizzati costruzione dell'evento Woyzeck, programmato dalla Galleria Toledo dal 9 al 12 maggio 2013.
Woyzeck è un progetto del collettivo CERCLE, in collaborazione con Galleria Toledo, Museo Hermann Nitsch, ALTRAdefinizione, Kyrahm e Julius Kaiser, Compagnia Teatro Finestra, Théâtre Français International, Michaël Ounsa, Pino Genovese, Nicole Riefolo, Marina Sciarelli, Cecilia De Paolis, Paco Pennino, Giulia Ogrizek, Irene M-Vega, Francesca Faller, Renato Esposito, i partecipanti al Woyzeck Lab.
Nato come compagnia teatrale alla fine dello scorso millennio, il collettivo CERCLE è cresciuto in molteplici direzioni allontanandosi gradualmente dagli spazi convenzionali e realizzando installazioni-performance, eventi - tra cui il Festival Internazionale di Arti Visive e Performative Rifrazioni - e svolgendo progetti di teatro nell’educazione e in contesti di disagio.

Info
Installazione - performance site specific
giovedì 9 - venerdì 10 – sabato 11 - domenica 12
promenade performance:
Galleria Toledo (via Concezione a Montecalvario, 34) ore 20:30
Chiesa S. Giuseppe a Pontecorvo (Salita Pontecorvo) ore 21:00
Museo Nitsch (vico Lungo Pontecorvo, 29/d) ore 22:00
Galleria Toledo - www.galleriatoledo.org
www.woyzeck.it
Museo Hermann Nitsch - Vico Lungo Pontecorvo 29/d - 80135 Napoli