Piatto ricco mi ci ficco, dicono i giocatori di poker, frase che, lasciando perdere gli azzardi e cambiando il soggetto, si attaglia alla imminente (1 dicembre ore 16) asta della casa Sant’Agostino di Torino: un’asta ricca di suggestioni anche economiche.
Innanzitutto scordatevi i prezzi un po’ folli delle fiere torinesi da poco concluse, Artissima e Flashback. Ma "questa è l’asta bellezza!”, potrebbe esclamare Vanessa Carioggia, la “signora delle aste” di Sant’Agostino che ci fa notare"come i prezzi di partenza siano veramente interessanti” e aprono i sogni non solo di pochi “Paperoni”.
Qualche esempio, poi nella competizione naturalmente si vedranno i risutati.
Due Salvo con base d’asta da 1800 e da 2500 Euro (e si sanno le quotazioni raggiunte dal pittore torinese scomparso qualche anno fa). E ancora un “Collage arabo” di Aldo Mondino (base 1500 Euro), alcuni bei quadri di Tabusso a partire da 1200 euro, un “Torrente alpino” di Alessandro Lupo (base d’asta 1000 Euro). Un bel “ Ritratto femminile” stile Novecento di Maggi che parte da 1200 Euro, così come “Casetta nel parco” di Ulvi Liegi.
Sotto i mille Euro segnaliamo due nudi di Italo Cremone (base 800 Euro). E un bell'acquerello di buone dimensioni, “Natura morta con fiori e frutta“, del 1936 di Enrico Paulucci (base 500 Euro). Dello stesso Paulucci e di Tabusso c’è tutta una serie di dipinti.
Salendo intorno ai 4 mila Euro di battuta iniziale, a mio gusto segnalo “Riposo di pescatori”, una bella marina di Follini di generose dimensioni, e poi “Giardino toscano” di Vittorio Meoni (bel dipinto divisionista), un grande "Paesaggio della Valnontey" (Cogne), 1928 di Leonardo Roda (se ad esempio avete una casa in montagna e qualche soldo ve lo consiglio).
Ci sono poi prezzi ovviamente superiori (partiamo da 7 mila Euro). È il caso di alcune grandi tele: veramente superbo il dipinto "Bagnanti", 1932 (190x230 cm) di Albino Galvano, di gusto Novecento sarfattiano. Di grande effetto il rosso acceso de "Il nano che balla" (ante 2004, 210x220 cm), olio, collage e applicazioni su carta applicata su tavola di Francesco Tabusso.
Passando all’arte contemporanea che non manca in asta, siamo ancora a 4 mila di base per "Marrone con curva", 1988 di Piero Ruggeri; un po’ oltre di prezzo ma molto bello il D’orazio "Rumori mattutini", del 1957 e "Senza titolo (cinque pannelli)", 2000 di Riccardo Licata. E ancora un "Senza titolo" 1978, smalto su tela di Mario Schifano.
Sopra i 10 mila di base ci sono quelli che possiamo considerare i top lots in asta: un "Senza titolo" di Alberto Magnelli (da 12 mila) e il "Senza titolo" di Giorgio Griffa (20.000) . E ancora due paesaggi di gusto romantico di Giuseppe Canella del 1815 (si parte da 15 mila Euro). La grande tela di struggente melanconia "A San Mauro in una sera d'inverno" 1911 di Cesare Maggi (base d’asta 20000 Euro). Infine il pezzo di maggiore quotazione, "Raggi di sole" di Matteo Olivero, quadro di generose dimensioni dalla tecnica ineccepibile di questo pittore annoverato ormai fra i maestri del divisionismo italiano. Chiudo segnalando in asta anche alcuni bei bronzetti.
Pur citando molti pittori, ovviamente il panorama non è esaustivo dei 180 lotti in asta. Un consiglio, se permettete: acquistiamo un po’ meno “buone cose di pessimo gusto” di gozzaniana memoria e cerchiamo di arricchire la nostra casa di bellezza, che è quella, come disse Dostoevskij, che "salverà il mondo” (e Dio solo sa quanto ne abbiamo bisogno…).
A questa asta di dipinti, la casa Sant’Agostino fa seguire altre due aste: il 2 dicembre di orologi e il 5-6 dicembre di gioielli.
nella foto in alto Cesare Maggi "A San Mauro in una sera d'inverno", 1911, 105x145,5, olio su tela
nelle foto qui sotto: Mario Schifano "Senza titolo", 1978, 60x80, smalto su tela; Matteo Olivero "Raggi di sole", 85,5x120,5, olio su tela
https://www.santagostinoaste.it/aste.asp
1 dicembre 2022 ore 16 dipinti
2 dicembre 2022 orologi
5-6 dicembr 2022 gioielli