In mostra una selezione di diciassette fotografie tratte dal nuovo progetto "The Upper Half" del fotografo Andrea Calabresi. Da molti anni Calabresi lavora su progetti fotografici di lunga durata, in cui la tecnica fotografica analogica viene utilizzata per ottenere la massima ricchezza espressiva delle immagini. Nel suo ultimo progetto l'artista rende omaggio alle sorgenti luminose per eccellenza, il Sole e la Luna protagonista di questa mostra.
Nei grandi cieli notturni, dove la Luna illumina tenuemente la spettacolare casualità degli eventi atmosferici, Andrea Calabresi ricerca la fusione tra la purezza di una visione infantile e la complessità del guardare propria dell'età adulta. La Luna è lì davanti a noi, esattamente al centro dell'inquadratura, come quando da bambini provavamo a disegnarla, liberi da ogni estetismo e cruccio compositivo.
"The Upper Half" è anche un'esplorazione dei limiti della stessa visibilità: da una parte la fonte di luce più potente che conosciamo, dall'altra il suo pallido riflesso proiettato sulla Terra da uno dei suoi satelliti. Sole e Luna sono fotograficamente immagini al limite dell'irrealizzabilità.
Con una tecnica complessa, che però cerca di farsi invisibile per ricreare la semplicità del guardare con i nostri occhi, in "Moon" Calabresi insegue una forma di realismo percettivo dell'immagine, rifiutando qualsiasi deriva pittorica o spettacolarizzazione della visione.
Le immagini in mostra sono fotografie analogiche stampate dall'autore su carta baritata alla gelatina ai sali d'argento, sette di grande formato (cm. 125 x 125) e dieci di medio formato (cm. 47 x 47).
LUOGO: MAC Maja Arte Contemporanea, via di Monserrato 30 - Roma
ORARI MOSTRA: mar-ven 15-20; sab 11-13/15-19.30
DURATA: 14 febbraio - 29 marzo 2014
ANDREA CALABRESI
Nasce a Roma nel 1967. Inizia da bambino a scattare fotografie e a lavorare in camera oscura.
Inizialmente autodidatta deve la sua formazione successiva a James Megargee ed Arno Rafael Minkkinen.
E’ fotografo professionista dal 1990 al 1998, lavorando in vari campi, ma soprattutto in fotografia d’architettura.
Nel 1996 apre a Roma un laboratorio di stampa fine art in bianco e nero. Si è così potuto dedicare più intensamente allo studio della tecnica, ai progetti artistici, alla ricerca storico critica e all'insegnamento. Insegnamento che svolge presso "Corsi Foto Analogica", la "Toscana Photographic Workshops" (TPW) dal 2003 e la Syracuse University (New York) dove è visiting professor dal 2004.
Il suo lavoro individuale si incentra su progetti di lunga durata, come le vedute urbane di "Domande sul senso dello spazio" (1995-2002) e i paesaggi di "Close Landscapes" (2001-2008).