Findart

Eventi artistici a Torino, in Italia, in Europa, nel mondo. News, speciali, video e le biografie dei più grandi artisti con un semplice click!

Per molti il Liberty è semplicemente un insieme di decorazioni in stile floreale che, all’inizio dello scorso secolo, hanno abbellito facciate di case e mobili, oggetti e, naturalmente, quadri e sculture. Che sia stato questo ma anche molto, molto di più, lo mette in evidenza la grande esposizione dei Musei San Domenico di Forlì a partire dal 1 febbraio 2014.

L’Emilia e la Romagna sono state infatti una delle più significative officine italiane del Liberty, un gusto, uno stile, ma anche un modo di vita, una visione del mondo, che ha dominato l’Europa nell’epoca esaltante, per il suo slancio di rinnovamento, tra l’ultimo decennio dell’Ottocento e la Prima Guerra Mondiale. Per l’Italia, il Liberty - definito con una terminologia comune Art Nouveau in Francia, Jugendstil in Germania e Modern Style in Inghilterra - ha rappresentato una tendenza, un movimento di rinnovamento, nell’affermazione di un nuova estetica che rappresentasse, superando lo storicismo e il naturalismo che avevano dominato gran parte del secolo, le aspirazioni della modernità.
La mostra indagherà l’origine del modello stilistico del Liberty, riconosciuto nella rilettura di uno dei grandi protagonisti del nostro Rinascimento: Botticelli. Così come andrà a esplorare le relazioni profonde e le contaminazioni con l’arte europea del periodo, in particolare le Secessioni.
Evidenziando certi temi e alcune soluzioni formali, sarà possibile tracciare una linea comune tra i dipinti di Boldini, Previati, Nomellini, Baccarini, Kienerk, Grubicy de Dragon, Segantini, Pellizza da Volpedo, Longoni, Sartorio, De Carolis, Marussig, Zecchin, Chini, Casorati, Mucha, Boccioni, Dudreville, Innocenti, Bocchi, Viani e le sculture di Bistolfi, Ximenes, Trentacoste, Canonica, Rubino, Andreotti, Wildt, Martini, le vetrate e i ferri battuti di Mazzucotelli e Bellotto, le ceramiche di Galileo Chini, Baccarini, Cambellotti, Spertini, Calzi, i manifesti di Dudovich, Terzi, Hohenstein, sottolineando, attraverso un apposito apparato grafico, i rapporti con la letteratura, tra D’Annunzio, Pascoli e Gozzano. Ma anche con la musica di Puccini, Mascagni e Ponchielli. I confronti europei non potranno prescindere da autori come Klimt, Adler, Moser, Tiffany, Klinger, Boecklin, Van Stuck, Morris, Leighton.
Il nome Liberty deriva da Arthur Liberty, proprietario nel 1875 di un negozio che vende oggetti e tessuti in stile art nouveau a Londra. Mobili, poltrone, monili, lampade e quadri si trasformano in arte, grazie alla decorazione floreale. La parte ornata acquista moltissimo valore. Un linguaggio che capovolge il “less is more” e riempie di ghirigori ogni superficie, dalle vetrate ai ferri battuti, dai gioielli agli arredi.

Info
Musei di San Domenico - Forlì
Dal 1 febbraio al 15 giugno 2014
Orario: mar. - ven. 9:30 alle 19.00; sab., dom. 9:30 - 20.00
www.cultura.comune.forli.fc.it