Torino, 16 aprile, rari e preziosi esemplari tornano sul mercato dopo decenni. Tra i top lot Dudovich, Cappiello e Metlicovitz.
Quella del 16 aprile da Bolaffi si preannuncia la più importante asta europea dell’ultimo decennio di manifesti pubblicitari italiani. L’appuntamento è nella storica Sala Bolaffi a Torino, e mercoledì 17 aprile in modalità internet live su astebolaffi.it.
Diamo un'occhiata all'eccezionale catalogo. Di grande interesse e attualità il manifesto realizzato da Marcello Dudovich nel 1908 per la Società Torinese Automobili Elettrici, tra le affiche più ricercate del maestro, di cui si conoscono pochissimi esemplari appartenenti a collezioni private molto note o museali (lotto 107, stima 12mila-16mila euro). Questa pubblicità dimostra che il tema della mobilità elettrica, oggi popolare grazie alla Tesla di Elon Musk, affonda in realtà le sue radici oltre un secolo fa.
Le stime, come si vede, ci danno l’idea dell’importanza dell’asta: fra i principali top lot altri manifesti a firma Marcello Dudovich come quello realizzato dal cartellonista triestino per il Cablé Confort Michelin reintepretando un suo topos già usato per Pirelli e Dunlop, con protagonista il celebre Bibendum – mascotte dell’azienda francese produttrice di pneumatici – che intraprende un viaggio in Italia adagiato all’interno di un copertone (lotto 46, stima 10mila-15mila euro); Dudovich, accompagnato da Leonetto Cappiello e da Leopoldo Metlicovitz, sarà anche protagonista della sezione dedicata alla moda, che vanta un nutrito nucleo di manifesti dei celebri, ormai scomparsi, Magazzini Mele di Napoli. Numerosi gli esemplari di grandi rilevanza e rarità collezionistica commissionati tra Ottocento e Novecento dai fratelli Emiddio e Alfonso Mele, fondatori nel 1889 della celebre azienda.
Cappiello è in catalogo anche con alcuni dei suoi più importanti manifesti realizzati nel 1921 per Campari, sia per il Bitter sia per il Cordial, le due bevande di punta dell’azienda milanese. Il top lot è un pagliaccio vestito di giallo che tracanna una bottiglia di Cordial, tra i soggetti più malinconici del maestro livornese (lotto 26, stima 8mila-10mila euro).
Impreziosisce la proposta una ricca sezione dedicata all’editoria, tra cui spiccano uno dei primi manifesti realizzati da Giovanni Maria Mataloni per Caffaro, il primo giornale di Genova (lotto 132, stima 3mila-4mila euro), e l’unico soggetto noto commissionato a Leopoldo Metlicovitz dall’azienda Ricordi di Milano, per L’Ora, il quotidiano palermitano fondato da Ignazio Florio (lotto 145, stima 4mila-6mila euro).
In catalogo anche un manifesto realizzato nel 1895 da Mataloni per pubblicizzare una lampada a incandescenza, soggetto raro e ricercato per le sue eleganza e raffinatezza, nonché per il virtuosismo con cui l’autore ha rappresentato le istanze artistiche dell’Art Nouveau, usando modelli inglesi e francesi per creare un’immagine diventata ormai iconica (lotto 43, stima 3mila-5mila euro).
Non mancano, infine, i manifesti dedicati al turismo e alle compagnie aeree, ferroviarie e di navigazione, tra cui il celebre Abbazia di Walter Molino, che pubblicizza con gusto Déco la blasonata località turistica croata, all’epoca annessa al Regno d’Italia dopo la Seconda guerra mondiale (lotto 91, stima 3mila-5mila euro) e uno dei due soggetti commissionati a Henry George Gawthorn per la località scozzese di St. Andrews, la Mecca per gli appassionati di golf di tutto il mondo (lotto 93, stima 8mila-10mila euro).
Il catalogo include 630 lotti provenienti da prestigiosi conferimenti privati, che hanno contribuito alla composizione di un percorso unico. Alcuni estremamente rari e per la prima volta sul mercato dopo decenni, portano la firma dei più celebri cartellonisti italiani e stranieri del XX secolo: Marcello Dudovich, Leonetto Cappiello, Giovanni Maria Mataloni, Leopoldo Metlicovitz, Gino Boccasile, Ludwig Hohlwein e Émil Cardinaux.
Chi vuole ammirarli, come i collezionisti che sono interessati ad acquistarli, può farlo da giovedì 11 a mercoledì 17 aprile in Sala Bolaffi (via Cavour 17, Torino), che verrà allestita per l’occasione con una significativa selezione di pezzi dal grande prestigio internazionale.
Durante la prima sessione d’asta (lotti 1-170) saranno battuti 170 poster, tra cui i top lot dell’intera vendita e in generale pezzi dalle grandi rarità o scenograficità, mentre nella seconda sessione (lotti 171-630) esemplari dall’appeal contemporaneo in grado di soddisfare anche chi muove i primi passi in questo importante, ma ancora giovane, mercato.
Filippo Bolaffi, amministratore delegato di Aste Bolaffi, commenta: «Questi lavori su carta, vere e proprie opere d’arte nate come multipli per l’affissione a scopo pubblicitario, con il tempo hanno fatto il loro naturale decorso e oggi sopravvivono in pochissimi esemplari, spesso molto più rari di coevi dipinti che invece, per la loro natura intrinseca, sono stati sempre “conservati”. Nonostante questo segmento del collezionismo sia già emerso da anni nel mondo anglosassone, il rapporto prezzo-rarità per i poster è infinitamente ancora a favore del collezionista, con valori decisamente abbordabili. Oggi è ancora possibile acquistare importanti manifesti che testimoniano graficamente momenti cruciali della storia della società del Novecento».
In asta il 16 e 17 aprile da Aste Bolaffi, via Cavour 17, Torino
In visione dall'11 al 17 aprile Aste Bolaffi, via Cavour 17, Torino
in alto, Leonetto Cappiello, Cordial Campari (1921)
Qui sotto, Marcello Dudovich, Società Torinese Automobili Elettrici (1908); Lopoldo Metlicovitz, Il giornale L'Ora (1909)