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Nel giorno della festa della donna un articolo dedicato a una artista simbolo di molte artiste che dovettero combattere pregiudizi e discriminazioni: Henrietta Emma Ratcliffe Rae.

Il critico d'arte, scrittore e filosofo inglese John Ruskin scrisse nel 1865 che « l'intelletto delle donne non è per l'invenzione o la creazione». Queste idee resero estremamente difficile per le artiste dell'epoca essere prese sul serio, ma alcune riuscirono a fuggire dal focolare e ad entrare nelle sacre sale della Royal Academy of Arts. Una di quelle artiste era Henrietta Rae.

Henrietta Emma Ratcliffe Rae nacque a Hammersmith, Londra, il 30 dicembre 1859. Iniziò i suoi studi formali nel campo dell'arte all'età di tredici anni presso la Queen Square School of Art. Dopo due anni continua i suoi studi nelle Gallerie Antiche del British Museum. Mentre era ancora al museo, fu accettata alla Heatherley's School of Art, entrando nella storia come la prima donna mai ammessa all'istituzione. Mentre era lì, incontrò il suo futuro marito, compagno di studi d'arte, Ernest Normand. Quando la coppia si sposò nel 1884, Rae decise di mantenere il nome della sua famiglia, poiché aveva già iniziato a guadagnarsi la reputazione di artista (nonostante questo fatto, gli altri la chiamavano spesso Mrs. Ernest Normand).

Rae e Normand vivevano a Holland Park, Kensington, una zona popolare tra gli artisti dell'epoca. Nonostante il fatto che Rae fosse un pari sulla tela, ciò non ha fermato molte critiche che si sono manifestate in modi decisamente pignoli. C’è un aneddoto esemplare a questo proposito: il preraffaellita Valentine Cameron Prinsep, mentre faceva visita alla coppia, in un atto di palese mancanza di rispetto, macchiò con un dito sporco di vernice uno dei suoi dipinti. La Rae non era una da lasciar passare l’affronto e si vendicò bruciando “accidentalmente” il cappello di Prinsep sul piano cottura.

Henrietta Rae voleva essere presa sul serio e aveva intenzione di ottenere l'ammissione alla Royal Academy of Arts. Ma non era affatto un’impresa semplice. La pittrice fece cinque o sei tentativi finché non fu finalmente accettata nel 1877. Proseguì gli studi con Sir Lawrence Alma-Tadema, che avrebbe avuto una notevole influenza sul suo lavoro.

Nel 1885 la Rae espose il suo primo nudo alla Royal Academy, che fu anche il primo nudo dipinto da una donna ad essere mai esposto presso l'istituzione: Una Bacchante , 1885, raffigura una sacerdotessa del dio greco-romano del vino, con un bastone in una mano e un grappolo d'uva nell'altra. L’opera mostra l'abilità tecnica che avrebbe poi perfezionato e padroneggiato ulteriormente.

Quando l’artista espose l’opera Psiche davanti al trono di Venere alla Royal Academy nel 1894, una recensione pubblicata sul Magazine of Art, per quanto elogiativo, mostra i pregiudizi e l’ipocrisia che le artiste dovettero sopportare durante l’era vittoriana: «Questa composizione elaborata, piena senza essere affollata, aggraziata nel disegno delle sue figure, delicata nel suo apprezzamento della bellezza femminile, delicata nei suoi toni e tinte, è un lavoro che difficilmente ci aspettavamo da una donna».

Nel 1897, per il Giubileo di diamante della regina Vittoria, Rae organizzò una mostra di opere di artiste. In questo modo, Rae non solo dava visibilità ad altre artiste, ma affermava la sua posizione di donna che lavora.

Henrietta Rae morì il 26 gennaio 1928. Anche se forse non ha mai raggiunto lo status artistico che meritava, il suo lavoro sta finalmente iniziando a guadagnare il rispetto che gli è dovuto. La sua determinazione a perseverare in un mondo che la considerava una creatura inferiore, è una testimonianza che dovrebbe servire da esempio per tutti quelli che sentono di possedere un talento creativo.

in alto, Henrietta Rae, Le sirene (1903)

qui sotto, Henrietta Rae, Una baccante (1885), Azalee (1895)