Dal 28 maggio al 1° giugno le OGR – Officine Grandi Riparazioni ospiteranno la terza edizione del Festival promosso dall’Ordine degli Architetti di Torino e dalla Fondazione OAT. È in via di definizione il programma che vedrà come di consueto la partecipazione di numerosi soggetti pubblici e privati a Torino e in provincia.
Per 5 giorni l’architettura sarà protagonista in città con oltre 50 iniziative tra conferenze, mostre, laboratori, happening realizzati attraverso la collaborazione di altrettante istituzioni culturali operanti in città e nell’area metropolitana.
La sede principale del festival sarà alle OGR – Officine Grandi Riparazioni, complesso di edifici di archeologia industriale prossime ad essere sottoposte a un progetto di riconversione da fabbrica di riparazione dei vagoni ferroviari a luogo di produzione culturale. Le OGR rappresentano perfettamente il tema che fa da filo conduttore alle iniziative di questa terza edizione: le esplorazioni urbane. Riscoprire luoghi sconosciuti o caduti in disuso, rendere accessibili edifici generalmente chiusi al pubblico, indagare la città e i suoi edifici da prospettive nuove e alternative sono tra gli obiettivi che si ripropone Architettura in Città 2013 con un fitto calendario di eventi che non tradisce le sue caratteristiche fondamentali: la capacità cioè di far dialogare con l’architettura linguaggi diversi come arte, musica, fotografia, design, danza, letteratura, teatro,… e l’intento di aprirsi alla cittadinanza con iniziative rivolte a tutte le fasce d’età per far comprendere come ognuno di noi viva quotidianamente l’architettura.
Il festival riconferma inoltre l’attenzione ai temi della smart city, accogliendo nel suo programma eventi che riguardano per esempio la realizzazione di edifici eco-sostenibili, l’utilizzazione degli spazi liberi della città (come i tetti degli edifici) per ospitare nuove aree verdi o di socializzazione, la ricostruzione di parti di città colpite da eventi catastrofici e la progettazione di edifici capaci di resistere a eventi naturali.
Per la prima volta il festival riserva una vetrina a un paese ospite, mettendo in mostra l’architettura in Argentina (già presentata all’ultima Biennale di Architettura di Venezia) e in particolare dei progettisti piemontesi d’oltre oceano. L’allestimento della mostra era stato progettato da Clorindo Testa, architetto argentino di origini italiane morto lo scorso 10 aprile.