Un bar gestito da ragazzi sordi, una mostra personale di Marina Brancaccio, fruibile anche da persone non vedenti. Il tutto a Bologna.
Organizzato presso il bar Senza nome di via Belvedere 11/b a Bologna, in collaborazione con l'associazione Farm, il percorso espositivo vuole superare i confini dei sensi, e mostrare quadri e arte anche a chi non vede. Ognuna accompagnata da una didascalia di 300 battute, che comunicheranno l'emozione ed il colore delle immagine che descrivono. Il titolo prende spunto da un testo scritto da Carlo Loiodice, musicista non vedente e professore di Lettere. Loiodice spiega come "il concetto di ‘bellezza’ sia pienamente trasmissibile ad un cieco, semplicemente tramite il racconto di essa, ma tutto ciò a patto che nel narratore ci sia un’autentica passione". In questo modo, con o senza braille saranno la potenza della parola, nello scambio tra vedenti e non vedenti, a rendere fruibili le opere di dell'artista. [far]
Info
Bar Senza Nome - via Bologna 11,b - Bologna
Dal 4 aprile al 28 maggio 2014