L’Art Gallery La Luna, continuando la ricerca e presentazione di artisti, che hanno lavorato nell’ambito della Provincia di Cuneo, ha scelto per la mostra dei mesi di febbraio/marzo Adriana Giorgis.
Nata a Cuneo, ha studiato presso l’Accademia Albertina di Torino sotto la guida di Maestri del calibro di Enrico Paulucci, Mario Calandri e Francesco Franco, inoltre si tratta del classico figlio d’arte: il nonno Bartolomeo Giorgis, fu pittore simbolista attivo fra la fine dell’ottocento e i primi anni venti, il padre Giuseppe fu un noto fotografo e la mamma Luisa Campana una sensibile pittrice.
Sin dagli inizi, la sua attività artistica si è sviluppata attraverso cicli tematici e tecniche diverse, spaziando dalla pittura alla performance, dalla scultura alla ricerca fotografica. I temi principali sono stati negli anni sessanta: gli scompartimenti di treni, i riflessi, i frammenti, i tableau-uomo, le sculture luminose; negli anni settanta: i monumenti pesanti, gli alberi, i rotoli manoscritti; negli anni ottanta: le regine, i prati di Alice, l’apocalisse, i diavoli, gli angeli; negli anni novanta la sua ricerca si è rivolta al linguaggio fotografico; dal 2005 la sua pittura segue una narrazione di pura creatività fantastica.
La galleria ha scelto la presentazione di lavori nati dalla creatività dell’artista a partire dagli anni sessanta e costituisce un’occasione speciale di accostarsi a un momento ormai lontano nel tempo ma sempre vivo e stimolante anche per i più giovani (Ida Isoardi).
Il titolo “Arabeschi” nasce da un’opera specifica degli anni sessanta caratterizzata da segni traccianti una specie di partitura musicale; la mostra pone l’attenzione su alcuni dei cicli sopra citati con particolare attenzione ai “Riflessi”, ai “Frammenti” e agli “Scompartimenti di treni” degli anni sessanta.
Adriana Giorgis dipinge gli ambienti in cui viviamo, le cose più comuni che ci circondano, l’attirano le superfici specchianti, le lenti degli occhiali e come ricorda il critico Pino Mantovani nei suoi spostamenti in treno “Adriana aveva smesso da tempo di guardare dai finestrini lo spettacolo arcinoto delle campagne ed aveva concentrato l’occhio sugli scarsi oggetti statici che le stavano attorno”.
Un repentino salto agli anni ottanta ci porta ai cicli delle “Regine” e soprattutto dei “Diavoli”. Per queste ultime si tratta di opere forti e come sottolinea il critico Marcello Venturoli: “ Mi piacciono questi agglomerati Kafkiani di uomini blatte, quegli accartocciamenti di eroi della violenza” che possono ricordare e metterci in contatto con l’esasperazione sessuale e la violenza della società attuale.
La mostra chiude con immagini divertenti come la “Fragola” ritagliata su tavola e le “Ciotole” ripiene di frutta con specchiature di immagini erotiche.
L’inaugurazione della mostra avverrà sabato 18 febbraio 2012 alle ore 17,30 presso l’Art Gallery La Luna, Via Roma 92 Borgo San Dalmazzo (CN) alla presenza dell’artista e con la presentazione del critico Ida Isoardi curatrice del catalogo.
L’esposizione terminerà domenica 11 marzo 2012.
Orari galleria: sabato 10,30/13,00 16,00/19,00
Domenica 10,30/12,30
Sito galleria: www.artgallerylaluna.com