Il 16 Ottobre la Sala delle Colonne del Municipio della Città di Torino ospiterà “Finding Ada” dalle ore 18.00, la giornata di tributo a Ada Augusta Byron Lovelace, organizzata dal MupIn- Museo Piemontese dell’Informatica, per celebrare colei che scrisse il primo programma al mondo anticipando i principi organizzativi del calcolo automatico moderno.
Il 16 ottobre 2012 si celebra l’Ada Lovelace Day, dedicato alla donna considerata una delle prime menti dell’informatica moderna: Ada Byron Lovelace scrisse nel 1843 il primo programma al mondo e ipotizzò nei suoi articoli scientifici l’evoluzione dei computer, anticipando i principi organizzativi del calcolo automatico moderno. Per questo è ricordata nella storia dell’informatica ma la sua figura è ai più sconosciuta.
Ada Lovelace Day nasce nel 2009 dall’iniziativa di Suw Charman-Anderson, giornalista e scrittrice, che ha visto in questa figura l’emblema della vita di molte donne e di cui la storia non mantiene traccia, credendo importante dedicare la giornata in sua memora alla visibilità alle donne nel settore tecnologico attraverso conferenze e iniziative che celebrino i conseguimenti di donne in scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.
Ada Lovelace Day è una giornata internazionale e l’associazione culturale “Museo Piemontese dell’Informatica -MuPIn” è lieta di annunciarvi il programma dell’edizione italiana dell’evento, da lei curata, in onore di Lady Ada Byron in Lovelace.
PROGRAMMA della GIORNATA
Martedì 16 ottobre 2012.
Ore 17:30 – 20:00
Sala delle Colonne – Palazzo di Città – Piazza Palazzo di Città, 1, 10122 Torino, Italia
- Ore 17:30 – ritrovo
- Ore 18:00 – saluto delle autorità
- Ore 18:10 – presentazione a cura di Elìa Bellussi – presidente Associazione culturale “Museo Piemontese dell’Informatica – MuPIn”
- Ore 18:20 – introduzione su Lady Ada e alla tavola rotonda
- Ore 18:30 – inizio tavola rotonda: “Il ruolo delle donne nel progresso scientifico e tecnologico”, accompagnata da letture di estratti da brani scritti da Lady Ada.
- Ore 20:00 – saluti
Intervengono alla tavola rotonda:
- Cristina Bonino
- Anita Calcatelli
- Debora Fino
- Bice Fubini
- Simona Ronchi della Rocca
All’interno dei locali sarà allestita anche una mostra su Lady Ada.
Ada Augusta Byron Lovelace – Londra 1815 – 1852
Figlia di Anne Isabella Milbanke, matematica, e del poeta George Byron, il quale lascerà entrambe, per sempre, poco dopo la sua nascita. Viene instradata dalla madre sin da piccola alla scienza dalla madre, nel timore che percorresse le orme del padre.
Ada riceve lezioni di matematica da Mary Somerville – una scienziata e divulgatrice autrice di libri adottati nelle università e discussi alla Royal Society, istituzioni a cui le donne allora, peraltro, non avevano accesso – e dal 1840 avvia una corrispondenza con il matematico Augustus De Morgan. Coglie la possibilità di astrazione anche dalle scienze naturali, che sta scoprendo la matematica del suo tempo, pur non arrivando mai a maneggiarne gli strumenti propriamente.
L’inventore Charles Wheatstone le propone di tradurre in inglese, per la rivista «Taylor’s Scientific Review», l’intervento sulla Macchina Analitica presentata dal capitano Luigi Menabrea (futuro primo ministro italiano) al Congresso degli scienziati di Torino del 1840. Babbage sta lavorando alle sue macchine quando il governo britannico gli blocca i finanziamenti: prende al volo l’occasione e chiede alla giovane tanto in vista di non limitarsi a tradurre Menabrea, ma di aggiungere commenti ed esempi. È in “Sketch of the Analitycal Engine Invented” by Charles Babbage, nelle note della traduttrice all’articolo di Menabrea, che Ada, oltre a correggere alcuni errori dell’autore italiano, presenta il suo algoritmo e le sue osservazioni che anticipano un’era.
Dalla fitta corrispondenza con lo scienziato in quei mesi di lavoro emerge anche la sua ferma opposizione a inserire nel testo osservazioni circa il mancato finanziamento delle macchine da parte del governo, e a pubblicare l’articolo, separato dal commento firmato da Babbage, su un’altra rivista, le «Philosophical Transactions», come lui la sollecitava a fare: «I declared at once to Babbage that no power should induce me to lend myself to any of his quarrel, or to become in any way his organ», scrive Ada, partecipando così allo sforzo di molti in quel periodo di professionalizzare le scienze. Ada, che nel 1835 sposa William King, conte di Lovelace dal 1838, ha tre figli, è spesso ricevuta a corte, frequenta Charles Dickens e Michael Faraday.
Muore di cancro all’utero a 36 anni (alla stessa età in cui era morto il padre), dopo lunghe sofferenze che allevia con il laudano, sfinita anche dai salassi che le praticavano i suoi medici. Per suo desiderio, è sepolta accanto al padre che non aveva mai conosciuto. I suoi scritti, fra cui la corrispondenza con Babbage, non sono ancora stati pubblicati integralmente e sono dispersi in tre diversi fondi.