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Giorgio Piacenza (Torino, 1910 - 1969), industriale nel campo della moda, fondatore e direttore responsabile della rivista "Club" in cui collaborò il noto cartellonista parigino René Gruau, inizia a dipingere come allievo di Giulio Da Milano. Grande collezionista e mecenate conobbe i migliori artisti dell'epoca, tra cui Franco Assetto, Schumacher, Boille, Garelli, Ossorio, Pinot Gallizio, Capogrossi, Crippa, Fontana, Ada Minola, Capogrossi, Fautrier, Hoffman, Yoshihara, Mathieu, Pollock, Tobey.

Tramite Franco Garelli entra nel giro dell'International Center of Aesthetic Research (fondato a Torino nel 1960) con il critico Michel Tapié.

Invita i Gutai a Torino ed organizza una grande mostra di Sofu Teshigahara nel suo giardino di Superga.

Il critico d'arte Michel Tapié (Mauriac 1909 - Parigi 1987), teorico dell'informale e ideatore del termine "Art Informel", nel 1970 scriveva:

"Dassu existe et existera comme artiste ... j'ai emmené de ses oeuvres autour du monde, montrées aux U.S.A. et au Japon avec les Gutaï, je le reproduis dans mes livres... J'ai aussi connu monsieur Piacenza, dont je m'honore d'avoir eu l'amitié. Collectionneur des oeuvres audacieuses d'un "maintenant" qui était le sien, il a su intégrer ces oeuvres d'art dans le cadre d'un art de vivre où l'amitié confidentielle trouvait sa profondeur d'épanouissement..".

Abbandona la pittura ad olio e la scuola di Da Milano e inizia quindi una sua sperimentazione affrontando i nuovi materiali offerti dall'industria, un suo fratello era chimico a Lima e produceva pitture per gli artisti. Per vent'anni nel suo studio di Superga conduce una ricerca, partendo dalle vinilpitture (materie a base vinilica) sperimenta poi tecniche sempre più complesse e negli anni sessanta produce opere assai elaborate da lui definite "décollages".

Personaggio mondano, ma artista schivo, non voleva esporre e per questo restò totalmente libero nella sua produzione ed esterno al mercato.

Organizzò una mostra a Lima con il fratello Mario, e invitò i suoi amici Wilhelm Wessel , Franco Garelli e Franco Assetto a partecipare all' "operazione Perù" e lì espose insieme a loro e poi a Biella. Il Piacenza si presentò con lo pseudonimo di DASSU (da Superga, dove viveva); come DASSU fece poi una personale a Genova e così fu presentato da Tapié a Milano e nel mondo.

Wilhelm Wessel (Iserlohn, 1904 -1971), rappresentante della scuola informale tedesca,

Franco Garelli, pittore, scultore e ceramista ad Albissola Franco Assetto (Torino, 1911 - 1991), artista surrealista, considerato il precursore della Pop Art italiana e fondatore del "Baroque ensembliste",

gruppo WEGAS (acronimo di Wessel, Garelli, Assetto)

Tra i critici che hanno scritto dell'artista ricordiamo: Luigi Carluccio, Angelo Dragone, Pippo Pozzi, Renzo Guasco, Michel Tapié, e Giancarlo Vigorelli. Fu inoltre direttore responsabile della rivista "Club" in cui collaborò il noto cartellonista parigino René Gruau.

sito internet: http://www.giorgiopiacenza-dassu.org/

Si ringrazia per la collaborazione e le illustrazioni Marina Mancini