Il corpo delle donne diventa una mappa di segni e uno spazio di significati. Corpi agiti, oggetto di violenza. Ma anche soggetti attivi, pronti a esigere un riscatto, a operare una scelta, a difendere una rivendicazione. Due lavori - distinti ma in risonanza - per testimoniare, riflettere, interrogarsi.
Verginità, di ritorno, installazione di Anna Maria Pecci in collaborazione con Gianluigi Mangiapane e Andrea Perin, immagine coordinata e progetto grafico di Space on Sail: attorno ad un letto nuziale sfatto, che porta traccia evidente della prima notte, si svolge un ideale viaggio in tre tappe dedicato alla revirgination. Una pratica, non soltanto chirurgica, in crescente diffusione che riconosce sia un principio di autodeterminazione e liberazione, sia un obbligo di ‘messa a norma’ nel processo di rimodellare e trasformare il corpo femminile. Progetto e rifugio, quest’ultimo viene vissuto come un territorio di scritture e narrazioni del sé che, in una rinnovata ritualità, trova gli strumenti per negoziare simboli e significati con il contesto culturale e sociale.
La parola ai giovani, cortometraggio documentario di Elisabetta Gatto e Stefanella Campana, realizzato da iK Produzioni: le voci dei giovani torinesi raccontano la loro percezione dei rapporti tra uomini e donne e delle radici della violenza di genere, con uno sguardo sul ritratto che i media restituiscono dell'universo femminile e sul ruolo delle donne, tra immagini stereotipate e nuove rappresentazioni.
Info
Presso la Galleria InGenio Arte Contemporanea - Corso San Maurizio, 14e – Torino
Dall’8 all’11 marzo 2014
Apertura su richiesta