La mostra presenta lo straordinario lavoro di Lee Jeffries, fotografo quarantunenne di Manchester. In esposizione cinquanta scatti in bianco e nero, senza didascalie o date, come senza tempo è la sofferenza rivelata dai volti fotografati, il disagio diventato stile di vita.
Immagini che Jeffries ha colto vagando per le vie di Londra, Parigi, Roma, New York, Miami, Los Angeles o Las Vegas, spesso ritraendo persone che quelle stesse strade hanno come dimora. Il suo stile si evidenzia nel trattamento della luce e dell'ombra, nella semplice inquadratura frontale, spesso con sfondi monocromatici scuri. Le persone che attraggono istintivamente lo sguardo di Jeffries sono uomini e donne emarginati, incontrati camminando per le strade dell'Europa e degli Stati Uniti, personaggi insoliti, outsider con storie personali drammatiche, prive delle apparenze del decoro sociale. La loro vita quotidiana come sopravvissuti è visibile sui loro volti.
Il suo orientamento artistico muta con l'incontro casuale nelle vie di Londra di una ragazza senzatetto di cui ruba con il teleobiettivo una foto. Questo primo approccio gli insegna ad anteporre la conoscenza di ciascuno dei soggetti all'urgenza di fare loro un ritratto fotografico e, da allora, i suoi scatti diventano immagine delle sue convinzioni e della sua compassione per il mondo.
Primo intento etico di queste immagini è secondo l'autore "urlare l'ingiustizia" con la semplice speranza di "scattare un fotogramma che abbia alla fine il potere di influenzare .... di rendere l'attenzione dello spettatore abbastanza forte per volere conoscere e fare di più".
Le immagini di Lee Jeffries vengono presentate al Museo di Roma in Trastevere in prima mondiale, dopo essere stato accessibile al pubblico solamente in rete, dove ha peraltro già ottenuto fama, riconoscimenti e premi.
Lee Jeffries - Homeless
Inizio:18 ottobre 2013
Fine:12 gennaio 2014
MUSEO DI ROMA - PALAZZO BRASCHI
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Fonte: www.museodiroma.comune.roma.it